La sigaretta elettronica, ormai in commercio da quasi dieci anni, è un’alternativa sempre più gettonata alla sigaretta tradizionale. È chiamata anche vaporizzatore perché la sua funzione è quella di produrre vapore riscaldando il liquido inserito all’interno che contiene aromi e nicotina.
Se stai leggendo questo articolo sarai sicuramente tra coloro che hanno considerato i molti vantaggi della sigaretta elettronica e quindi ti sei ritrovato con questo dispositivo in mano senza sapere come poterlo ricaricare.
Continuate a leggere questo articolo per capire come ricaricare la sigaretta elettronica, in particolare quando è il momento giusto di ricaricarla e i modi in cui è consigliabile farlo.
Perché scegliere la sigaretta elettronica?
Molta gente sceglie la sigaretta elettronica perché permette di fumare senza far bruciare tabacco, risultando vantaggiosa sia per la salute che per l’ambiente, e riducendo notevolmente la possibilità di prendere tumori provocati dalla combustione di sostanze tossiche.
Inoltre, grazie alla possibilità di scegliere un liquido privo di nicotina e aromatizzato in base ai gusti del fumatore, questa alternativa può aiutare anche a liberarsi dalla dipendenza da questa sostanza. Qualora questo passo risulti inizialmente difficile, esistono dei liquidi che contengono una quantità variabile di nicotina, comunque inferiore rispetto a quella contenuta nelle sigarette tradizionali.
Com’è fatta e come funzione la batteria della sigaretta elettronica?
La sigaretta elettronica è composta da un meccanismo riscaldante, da un cleromizzatore, dove si trova il liquido, da un bocchino e da una batteria che si deve ricaricare periodicamente. Quando pensiamo a una batteria, ci vengono subito in mente due possibilità: le pile del telecomando o la batteria del nostro smartphone. Ecco, le batterie utilizzate nella maggior parte delle sigarette elettroniche sono più simili alle seconde. Sono infatti batterie agli ioni di litio ricaricabili di cui ne esistono diverse forme:
- Batterie eGo: sono batterie a forma cilindrica, piccole e facili da usare;
- MOD elettriche: hanno una forma simile a una scatola e sono molto più potenti rispetto alle batterie eGo;
- MOD meccaniche: sono batterie simili come forma a quelle elettriche ma, in questo caso, si tratta di mod bypass senza circuito, con una pila inserita al suo interno. Sono molto più pericolose perché possono provocare un corto circuito.
In base al tipo di batteria esistono diversi metodi di ricarica, come vedremo più avanti in questo articolo.
Quando è il momento di ricaricare la sigaretta elettronica?
Esistono molti modelli di sigarette elettroniche in commercio e ogni modello ha il proprio modo di informare il fumatore sulla carica della batteria, solitamente comunque lo si può capire in base al modo di lampeggiare del LED presente sul dispositivo. Ad esempio, nei modelli di sigarette elettroniche Ego-T ed Evod, quando la batteria è scarica il LED lampeggia 10 volte. Ci sono però dei segnali che possono essere considerati per capire quando la batteria della sigaretta sta per scaricarsi, cioè, di solito, quando la carica è al 30% o meno:
- La quantità di vapore prodotta diminuisce;
- Si verificano perdite di liquido perché quest’ultimo non ha il tempo sufficiente per evaporare a causa di un insufficiente apporto di energia;
- Si richiede uno sforzo maggiore durante il serraggio.
Questi sono indicatori pratici per capire che la vostra sigaretta elettronica ha bisogno di essere ricaricata.
Come ricaricare la sigaretta elettronica?
Come si può ben comprendere dal paragrafo precedente, una buona carica della batteria garantisce una migliore densità del fumo prodotto perché è la batteria che eroga la corrente necessaria per permettere alle resistenze del dispositivo di generare vapore quando entrano a contatto con il liquido.
La batteria è quindi il motore del dispositivo e, di conseguenza, se la batteria è scarica non è possibile fumare. Si consiglia quindi di tenerla sempre carica al 100% così da potersi godere una gita fuori porta senza la preoccupazione di non poter fumare.
Come abbiamo già visto, in base al modello delle sigarette elettroniche, che siano e-Go o MOD elettriche o meccaniche, cambia il modo di ricaricare la batteria. Continua a leggere e ti spiegheremo come ricaricare la sigaretta elettronica in base al modello che possiedi.
- Per quanto riguarda le MOD elettriche è necessario sostituire manualmente le pile all’interno del dispositivo. Queste pile si chiamano celle litio e possono essere ricaricate esternamente con un apposito caricabatterie così da avere sempre una batteria di ricambio per la propria sigaretta elettronica;
- Le MOD elettroniche presentano al loro interno una batteria non rimovibile e dev’essere caricata tramite porta micro USB, proprio come si fa solitamente con gli smartphone;
- Le batterie e-Go possono essere ricaricate semplicemente avvitandole all’apposito caricatore USB attaccato alla presa corrente.
Esistono caricatori che arrivano ad ospitare fino a 4 slot e che indicano il livello di carica dei dispositivi connessi. Utilizzando questi caricatori si riesce quindi a monitorare il tempo residuo di carica del dispositivo e, inoltre, si ha anche la possibilità di caricare più batterie contemporaneamente. Su altre tipologie di caricabatterie sono presenti invece dei led che cambiano colore a seconda dello stato della batteria.