La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più cari a chi si occupa del ménage della casa
Recente, rispetto ad altri grandi elettrodomestici di utilizzo quotidiano, è entrata ben presto a far parte della maggior parte delle famiglie.
Lava piatti e stoviglie al posto nostro, perciò ha a che fare quotidianamente con residui di sporco e grasso, oltre che con la durezza dell’acqua che utilizza.
La formazione di muffe, funghi e cattivi odori è particolarmente frequente, soprattutto se non si sciacquano a dovere i piatti prima di inserirli nel cestello della lavastoviglie.
Mantenerla ben pulita e performante è però piuttosto semplice.
Vediamo di seguito come pulire la lavastoviglie essenzialmente con metodi naturali, usando al massimo un po’ di candeggina nelle situazioni più gravi.
1. Il potere dell’aceto
L’aceto, si sa, è probabilmente il miglior detersivo naturale in assoluto. Anticalcare naturale, perfetto per lavare, sgrassare e disincrostare anche le superfici più delicate, è anche la prima opzione per pulire quasi ogni tipo di lavastoviglie sul mercato.
Se notate delle incrostazioni di calcare all’interno del cestello, basterà lasciarvi poggiato un panno imbevuto d’aceto per circa mezz’ora e risciacquare con acqua. Il risultato sarà stupefacente.
L’aceto è l’ideale anche per la pulizia del filtro della lavastoviglie, che andrebbe periodicamente smontato e passato sotto l’acqua corrente, appunto con l’aggiunta di qualche goccia di aceto nel caso di sporco ostinato o difficile da eliminare.
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, invece, si suggerisce di effettuare un lavaggio a vuoto, ad alte temperature, versando direttamente dentro la lavastoviglie circa un litro di aceto di vino bianco.
Una procedura simile andrebbe ripetuta almeno ogni mese, qualora utilizziamo quotidianamente l’elettrodomestico.
L’aceto, tra le altre cose, si rivela molto utile nel combattere i cattivi odori: è particolarmente efficace sull’odore di uovo e di pesce. Tra i prodotti naturali, è certamente quello più efficace nel combattere i cattivi odori prodotti dai residui di cibo.
Non presentando l’aceto caratteri di tossicità, poi, non sarà neanche necessario far seguire al lavaggio “di pulizia” un ulteriore lavaggio a vuoto per eliminarne i residui.
2. Il caro vecchio bicarbonato di sodio
Al pari dell’aceto, sappiamo bene quanto il bicarbonato sia utile nella pulizia di superfici e strumenti di uso quotidiano.
È particolarmente consigliabile aggiungerne un cucchiaio all’interno della lavastoviglie prima di ogni lavaggio: non soltanto per pulire l’elettrodomestico, ma anche per migliorare la qualità del lavoro della lavastoviglie.
Come pulire la lavastoviglie con il bicarbonato? Esattamente con lo stesso procedimento illustrato per l’aceto. Accendete la lavastoviglie, versateci dentro circa 50 grammi di bicarbonato in polvere ed attivate un lavaggio a vuoto ad alte temperature.
Il bicarbonato, in particolare, è di estrema efficacia per quanto riguarda l’eliminazione di macchie di grasso: è perfetto dunque per lavare e pulire l’interno della nostra lavastoviglie, in particolare se ammettiamo di essere non troppo accurati nel lavaggio preliminare delle stoviglie.
La qualità di assorbi-odori del bicarbonato è ben nota, eppure con odori forti come quelli dei residui di cibo che vanno ad intasare scarico e tubi della lavastoviglie non sempre è efficace. D’altro canto, non rovina le superfici ed è l’ideale nel caso di meccanismi delicati o particolarmente datati.
Come vedremo di seguito, se il nostro scopo è quello di eliminare i cattivi odori sarà meglio rivolgersi ad altri prodotti. Il bicarbonato è invece l’ideale per la pulizia ordinaria dell’elettrodomestico, da eseguirsi con cadenza mensile.
3. Il limone, anche durante i lavaggi!
Se ci stiamo chiedendo come pulire la lavastoviglie dal grasso, allora la triade dei prodotti naturali immancabili per le pulizie di casa non sarebbe completa senza il riferimento al limone.
Per sgrassare l’interno della lavastoviglie l’azione del limone è l’ideale. Efficace anche per l’eliminazione degli odori, consente di igienizzare in modo naturale e veloce anche le lavastovigli più malconce.
Esattamente come per aceto e bicarbonato, per pulire e disinfettare la lavastoviglie sarà sufficiente versare un bicchiere di succo di limone all’interno dell’elettrodomestico e far seguire un lavaggio a vuoto ad alte temperature.
Se proprio non aveste del limone in casa, potreste attrezzarvi con altri agrumi senza che l’efficacia del procedimento ne risenta.
Molto gradevole ed utile per una buona manutenzione della lavastoviglie, è l’aggiunta di qualche goccia di succo di limone ad ogni lavaggio. Lascia un buon odore sulle stoviglie andando contemporaneamente ad agire sulle componenti più sensibili, quali scarichi, filtri e guarnizioni.
4. Quando il gioco si fa duro: la candeggina
Se i cattivi odori provenienti dall’interno della lavastoviglie persistono anche dopo aceto, limone e bicarbonato, allora probabilmente saranno sedimentati in qualche punto difficilmente raggiungibile.
Nel peggiore dei casi, la nostra lavastoviglie potrebbe ospitare colonie di funghi, cumuli di unto o incrostazioni di calcare che andrebbero trattate a mano.
In casi come questi, è consigliabile ricorrere – seppur con estrema cautela – alla candeggina. Esistono prodotti appositamente studiati per sgrassare e decalcificare l’interno della lavastoviglie, ma generalmente un buon lavaggio a base di candeggina può rivelarsi più che sufficiente a risolvere il problema.
Basterà versare un paio di bicchieri di candeggina all’interno dell’elettrodomestico e, come di consueto, avviare un lavaggio a vuoto impostando le temperature più elevate possibile.
È molto importante far seguire al lavaggio con la candeggina un ulteriore lavaggio a vuoto, che elimini i residui del composto chimico. È chiaro che un approccio simile non è l’ideale dal puto di vista ecologico, visto il consumo doppio di acqua che prevede.
Una cosa molto importante è non usare mai la candeggina se le pareti della vostra lavastoviglie sono in acciaio inox: non capita molto spesso, ma se è il vostro caso rischiereste di rovinare gravemente l’acciaio.
È pur vero che l’uso di candeggina si rivela molto utile anche nel caso in cui qualche componente risulti otturata o intasata: il suo potere disincrostante può agire ottimamente anche come disgorgante, se siamo fortunati.
Ricordate i filtri!
Abbiamo visto come pulire la lavastoviglie e disinfettare l’interno dell’elettrodomestico utilizzando quasi esclusivamente rimedi naturali. Esistono però degli additivi studiati appositamente per rendere il lavaggio di pulizia mensile il più efficace possibile.
Tra gli altri, il curalavastoviglie di Finish, che può essere periodicamente inserito allo stesso modo di aceto, bicarbonato e limone all’interno della lavastoviglie per poi avviare un programma di lavaggio a vuoto.
Il pregio di tali prodotti è dovuto al fatto che le loro specifiche componenti chimiche riescono a raggiungere anche i punti più difficili da disinfettare. Oltre all’azione anticalcare, dunque, offrono una certa comodità in particolare per quanto riguarda guarnizioni, filtri e scarichi.
Il filtro è un componente che andrebbe regolarmente smontato e pulito a parte, semplicemente passandolo sotto dell’acqua corrente. Un filtro sporco, o che contiene residui di grasso e calcare, equivale come minimo ad una pulizia delle stoviglie affatto soddisfacente. Nel peggiore dei casi può farci ritrovare con una lavastoviglie intasata che non riesce a scaricare l’acqua sporca.
Se avete dunque provato il lavaggio a vuoto, col prodotto che preferite, e la lavastoviglie ancora non lava a dovere, l’unica soluzione è passare alla pulizia delle singole componenti. Gli stessi prodotti saranno perfetti, basteranno un panno umido e un po’ di buona volontà.