La sigaretta elettronica ha avuto un’enorme diffusione negli ultimi dieci anni.
Disponibili in diversi formati, e soprattutto in numerosissime varietà, accontentano davvero tutti i “palati”, da chi desidera un oggetto con una certa potenza e di dimensioni importanti a chi vuole un modello il più simile possibile alle sigarette normali.
Per non parlare dei liquidi: con o senza nicotina, e con tantissimi gusti, si può “svapare” addirittura il cioccolato!
Già, ma la sigaretta elettronica fa male?
Ci sono danni o effetti collaterali? E se sì, quali sono?
In questa breve guida, i nostri esperti hanno provato a saperne di più sulla sigaretta elettronica. Da dove viene, come funziona, quali sono i suoi pro e contro.
Curiosi di sapere se le sigarette elettroniche fanno male? Rimanete con noi!
Conosciamo meglio le sigarette elettroniche
Se vogliamo davvero capire se la sigaretta elettronica fa male, per prima cosa è opportuno scoprire di cosa si tratta esattamente. Il suo nome tecnico è e-cigarette, ed è classificata come dispositivo elettrico che consente di inalare vapore. Questo vapore può essere con o senza nicotina, mentre è escluso che possa esserci combustione del tabacco, o non si può parlare di sigaretta elettronica.
Le sigarette elettroniche sono disponibili in formato usa e getta, oppure riempibile e ricaricabile. Da cosa dipendono queste caratteristiche? Dalle componenti della sigaretta elettronica stessa. Scopriamole insieme:
- Batteria: può essere ricaricabile o usa e getta;
- Vaporizzatore: chiamato anche atomizzatore, contiene un filamento collegato a una pila. Questo filamento è quello che, raggiungendo alte temperature, produce materialmente il vapore;
- Cartuccia: è il contenitore del liquido che viene trasformato in vapore.
- Liquido: è un composto di glicole propilenico e glicerina vegetale e può essere con o senza nicotina. Inoltre, contiene gli aromi che danno il gusto alla “svapa”.
Abbiamo appena detto che la sigaretta elettronica può contenere un liquido con o senza nicotina. Precisiamo anche che non è da questo, eventualmente, che possiamo determinare se fa male o meno. Certo, sappiamo che troppe sigarette fanno male, ma il colpevole solo in parte è la nicotina. Inoltre, la sua concentrazione nelle sigarette elettroniche è piuttosto bassa, per disposizione della UE.
Quali sono i principali utilizzatori di sigarette elettroniche
Oggi ci chiediamo se le sigarette elettroniche fanno male. Ma uno dei principali motivi per cui inizialmente siamo stati portati a pensare, al contrario, che non solo la sigaretta elettronica non fa male, ma è anche un dispositivo “salutare”, è che eravamo certi che servisse per smettere di fumare. È proprio così? Per scoprirlo, analizziamo i principali utilizzatori di sigarette elettroniche.
La sigaretta elettronica è usata dai fumatori che vogliono smettere…
Gli aspiranti ex fumatori sono i primi a cui si pensa quando si pensa alla sigaretta elettronica. Non fa male come la sigaretta classica, contiene comunque nicotina. Insomma, in teoria dovrebbe essere un ottimo sostituto, no?
Ebbene, evidentemente queste considerazioni sono valide solo in teoria. Nella pratica, l’entrata sul mercato della sigaretta elettronica – nonostante i danni al portafogli e gli effetti collaterali siano sicuramente minori rispetto alla sigaretta classica: insomma, non fa male come il tabacco – non ha determinato una riduzione del numero dei fumatori.
C’è però una buona notizia. Tra i fumatori abituali di sigarette elettroniche, la percentuale più alta è data dai fumatori. Cosa significa questo? Che la sigaretta elettronica viene alternata a quella tradizionale. Poiché sappiamo che quest’ultima fa male, possiamo comunque dedurre che si tratta di un buon risultato.
…e dai non fumatori che amano svapare
Si tratta di un numero più esiguo rispetto a quello dei fumatori. E anche questa è una buona notizia perché, tra i contrari alla sigaretta elettronica, uno degli argomenti più utilizzati è quello che avrebbe assuefatto alla nicotina anche i non fumatori. Per fortuna non è andata così.
La sigaretta elettronica fa male?
Abbiamo appena parlato di chi è contrario alle sigarette elettroniche. Queste persone sostengono che il loro utilizzo, spinto dalla pubblicità e dal fioccare di negozi specializzati, sia in realtà dannoso, e che le pubblicità che si basano sul fatto che le sigarette elettroniche non fanno male siano ingannevoli. Abbiamo voluto approfondire questo dato, per capire se la sigaretta elettronica fa male davvero.
Per farlo, analizziamo prima gli effetti dannosi delle sigarette tradizionali:
- Contengono 7000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche;
- Sono causa di numerose patologie respiratorie, cardiovascolari e neoplastiche. La sigaretta tradizionale, quindi, fa male ai polmoni ma non solo.
- Il tipo di assuefazione che danno è così forte che chi vuole smettere ha bisogno di dispositivi di supporto come le sigarette elettroniche o i cerotti alla nicotina e, spesso, centri di aiuto antifumo.
Lo abbiamo già detto sopra, purtroppo tra i dispositivi per smettere di fumare non possiamo far rientrare a pieno titolo la sigaretta elettronica, le cui possibilità di successo sono pari a quelle di chi smette di fumare senza nessun aiuto. Il fatto che non siano efficaci per la disassuefazione dal fumo, però, non significa che le sigarette elettroniche fanno male. Semmai, non fanno bene a chi vuole smettere, ma è un altro discorso.
E per quanto riguarda le caratteristiche della sigaretta elettronica?
- Il numero di sostanze inalate “svapando” è minore rispetto a quello della sigaretta tradizionale. In alcuni casi, anzi, è pari a zero;
- È importante notare, in particolare, che non si assumono catrame, idrocarburi e metalli pesanti, cosa che fa male ai polmoni;
- Non aumenta la produzione di monossido di carbonio nell’organismo.
Insomma, possiamo stimare che facciano sicuramente meno male delle sigarette tradizionali. Ma sono completamente sane, o anche le sigarette elettroniche a loro modo creano danni ed effetti collaterali?
- Contengono dei composti che sono considerati potenzialmente pericolosi, come il glicole dietilenico, particelle di silicato, e delle impurità della nicotina;
- Alcuni degli aromi sono causa di patologie come la bronchite obliterante, e causano una perdita di funzionalità dei polmoni;
- Alcuni studi hanno dimostrato una correlazione con la bronchite cronica, la broncopneumopatia ostruttiva, e l’enfisema. Aumentano inoltre i casi di asma;
- Sono allo studio i rapporti con le patologie cardiovascolari;
- A differenza dei modelli senza nicotina, la sigaretta elettronica che la contiene stimola anche l’adrenalina velocizzando il battito cardiaco, il che aumenta il rischio di infarto;
- Gli aromi contenenti nicotina danno la stessa assuefazione delle sigarette tradizionali.
Insomma, sebbene gli effetti collaterali e i danni delle sigarette elettroniche, data la loro relativamente recente immissione sul mercato, siano ancora in fase di studio, si può già affermare che non siano completamente prive di rischi.
Rilevante in particolare il dato sulla nicotina. Questo perché oltre la metà degli utilizzatori di sigarette elettroniche fa uso proprio delle versioni con nicotina. Di conseguenza, dato il fatto che l’aumento dell’adrenalina è certo, il rischio di infarto è davvero un rischio concreto.
Parliamo di fumo passivo
Come ben sappiamo, il problema del fumo non riguarda solo chi utilizza direttamente le sigarette, ma anche chi gli sta intorno. Sul fatto che il fumo passivo fa male, e sulle sue conseguenza materiali, sappiamo quasi tutto. Ma quanto ne sappiamo sul fumo passivo di sigarette elettroniche? Ancora relativamente poco, ma i dati che sono arrivati non sono confortanti.
Cominciamo con una buona notizia: non essendoci combustione, il vapore delle sigarette elettroniche non è ritenuto cancerogeno. Tuttavia, alcuni studi hanno rilevato effetti nocivi su cuore, vescica e polmoni. Secondo altri studi, poi, i bambini esposti alle sigarette elettroniche sono più esposti alla possibilità di aver bisogno di un centro antiveleni.
Insomma, essere esposti al fumo della sigaretta elettronica, o al vapore che dir si voglia, non è un fatto completamente innocuo. A ciò si aggiunge poi un fattore ulteriore che potremmo definire sociale, e che riguarda la tendenza degli utilizzatori di sigarette elettroniche a non considerarsi fumatori e non comportarsi come tali.
In poche parole, i fruitori di sigarette elettroniche tendono a utilizzarle con maggiore frequenza nei luoghi pubblici, e ad avere meno attenzione per le persone intorno a loro. Con la conseguenza che, rispetto alle sigarette tradizionali, l’esposizione al fumo passivo è decisamente maggiore.
Cosa abbiamo imparato sulle sigarette elettroniche
Facciamo un piccolo riassunto di tutto ciò che abbiamo capito con questo articolo. Siamo partiti chiedendoci se la sigaretta elettronica fa male ai polmoni, se ci sono altri danni per la salute e quali sono, se ci sono effetti collaterali simili o diversi rispetto alla sigaretta tradizionale. Ma anche se, rispetto a quest’ultima, ci sono degli aspetti positivi che dobbiamo tenere in considerazione.
In linea generale, ma stiamo dicendo una grande ovvietà, sarebbe meglio non fumare o svapare affatto. Se proprio non se ne può fare a meno, l’ideale è la sigaretta elettronica senza nicotina, che è quella che, rispetto alle altre, quantomeno non implica un rischio di infarto. Questo però, come abbiamo già visto, non significa che sia completamente priva di rischi.
Nonostante gli studi siano ancora in fase embrionale, si può già affermare che la sigaretta elettronica fa male ai polmoni e alla vescica, oltre che al cuore. Certo, non tanto quanto la sigaretta tradizionale – sempre la più dannosa, anche sotto il profilo del fumo passivo – ma non può certo essere definita un’alternativa salutare.