Se hai cercato su Google “curcuma controindicazioni pressione” avrai sicuramente bisogno di qualche delucidazione sugli effetti negativi che l’eccessivo consumo di curcuma può avere, soprattutto su alcuni individui.
Secondo alcuni studi, infatti, la curcuma, oltre a garantire numerosi effetti benefici all’organismo, è controindicata per quelle persone che hanno problemi di pressione.
Continua a leggere questo articolo e ti spiegheremo quali possono essere gli effetti collaterali se si fa un uso eccessivo di curcuma.
Ti mostreremo anche come inserirla all’interno della propria dieta senza preoccuparsi di eventuali effetti negativi sulla propria salute.
Curcuma e benefici
La curcuma è una spezia che si ottiene dalla radice della pianta e contiene importanti principi attivi che, secondo molti studi, hanno degli effetti benefici sulla nostra salute. Stiamo parlando dei curcuminoidi, che danno quel colore particolare giallo-arancione alla curcuma. Il curcuminoide più presente in questa spezia è la curcumina, che svolge numerose azioni benefiche sul nostro organismo: antiossidante, antinfiammatoria, antibatterica, antimicotica, antivirale.
Controindicazioni
Il consumo eccessivo di curcuma, però, potrebbe avere degli effetti negativi sul nostro organismo. Ma alcuni soggetti devono stare più attenti di altri e dovrebbero consultare il proprio medico curante prima di inserire la curcuma nella propria dieta. Vediamo insieme in quali casi:
- Chi soffre di calcoli biliari;
- In caso di ernia iatale;
- Chi ha bruciore di stomaco;
- Chi presenta delle ulcere a livello gastrico
- Chi soffre di sindrome del colon irritabile;
- Chi ha problemi alla cistifellea;
- Chi ha problemi relativi alla coagulazione del sangue;
- Chi è in gravidanza o sta allattando;
- Chi assume farmaci per il controllo del diabete o della pressione.
In tutti questi casi il consiglio sarebbe quello di evitare del tutto il consumo di curcuma o, almeno, di diminuire la dose giornaliera. Il primo suggerimento rimane, però, quello di consultare prima di tutto il proprio medico curante.
La curcuma e la pressione arteriosa
Ipertensione
La curcuma non dovrebbe avere delle controindicazioni per quegli individui che soffrono di pressione alta. Anzi, l’attività antiossidante della curcumina, cioè la sua capacità di contrastare i radicali liberi, permette la protezione del nostro organismo dalle malattie cardiovascolari. La curcuma, se assunta nelle giuste quantità, permette quindi di tenere sotto controllo i valori della pressione grazie alla capacità della curcumina di regolare l’espressione del recettore AT1 nelle arterie, uno dei responsabili dell’ipertensione.
Ti ricordo che l’ipertensione è una delle cause principali di varie patologie, tra cui l’infarti, l’ictus, problemi renali e altri ancora. Per questo motivo la curcuma può essere un’ottima soluzione per il mantenimento della pressione a valori normali.
Pressione bassa
Se, però, soffri di pressione bassa o stai già assumendo farmaci per il controllo della pressione, ti suggeriamo di prestare particolare attenzione alla quantità di curcuma che metti nei tuoi piatti durante il giorno. Alte dosi di curcuma possono, infatti, abbassare il livello di zucchero nel sangue e, di conseguenza, la pressione sanguigna.
Ti suggeriamo, in questo caso, di consultare prima il tuo medico curante.
Controindicazioni in caso di assunzione di altri farmaci
La curcuma può interferire con il modo in cui il fegato elabora alcuni farmaci. Alcuni individui hanno infatti riportato problemi di epatotossicità causati dall’assunzione di curcuma sotto forma di integratori. Questo avviene soprattutto quando, al consumo di curcuma giornaliero, si somma l’assunzione di altri farmaci come l’aspirina, anticoagulanti e FANS con l’ibuprofene. In questi casi, si potrebbero manifestare emorragie o ecchimosi.
Ti ricordiamo, però, che questo avviene se il consumo di curcuma è eccessivo.
Dose giornaliera di curcuma consigliata
Come anche il tuo medico ti spiegherà, è fondamentale regolarsi nella dose giornaliera di curcuma assunta soprattutto se si sta seguendo una cura farmacologica.
Ti suggeriamo di mantenerti sotto la dose giornaliera di curcuma consigliata, che è di circa due cucchiaini al giorno, tra i 2 e i 4 grammi. Se, invece, la assumi come integratore, la dose giornaliera consigliata è di circa 1-2 capsule da 400 mg al giorno.
Queste informazioni prendile con le pinze. Non procedere prima di aver parlato con il tuo medico curante.
Come assumerla
La curcuma è una sostanza liposolubile, cioè ha bisogno di alimenti grassi per essere assorbita dal nostro organismo. Ti suggeriamo, quindi, di assumerla associata a:
- Olio d’oliva
- Olio di semi di lino
- Avocado
- Noci
- Salmone
Questi alimenti grassi sono utili per l’assorbimento della curcumina da parte del nostro organismo. Altri alimenti, non grassi, che migliorano la biodisponibilità della curcumina, tra cui il pepe nero, che contiene la piperina.
Curcuma e Piperina
La piperina è un alcaloide contenuto nel pepe nero con proprietà antiossidanti, anticonvulsive, antimicrobiche, neuroprotettive, anticancerogene e altre proprietà farmacologiche. Secondo alcuni studi, l’assunzione combinata di curcumina e di piperina aumenterebbe del 154 per cento la biodisponibilità, cioè la capacità del nostro organismo di assorbire la curcumina.
La piperina, però, è sconsigliata alle donne incinte o in fase di allattamento, a chi è affetto da reflusso gastroesofageo, ulcere, gastriti, emorroidi, patologie epatiche o ipertensione.
Se hai problemi di pressione, quindi, oltre a prestare particolare attenzione dell’assunzione giornaliera di curcuma, devi prestarne il doppio nel combinare insieme curcuma e pepe nero.
Sì alla curcuma, ma attenzione alle controindicazioni
Come ti abbiamo mostrato, la curcuma ha numerose proprietà benefiche per il nostro organismo, ma non tutti possono farne un consumo giornaliero. Cercando “la curcuma e le controindicazioni per la pressione arteriosa” ti sarai sicuramente imbattuto in numerosi articoli che contengono informazioni contrastanti in quanto gli studi scientifici a tal proposito non hanno ancora dato risposte definitive. Ti consigliamo, quindi, ancora una volta, di rivolgerti al tuo medico curante che saprà darti tutte le indicazioni che ti servono.