Sarà capitato a molti di avere lo scarico di un lavandino otturato o semplicemente rallentato e di doversi cimentare in qualche pratica casalinga per sgorgare le tubazioni e poter utilizzare nuovamente il lavello.
Magari in cucina e magari in vista di una cena con amici. Non è certo la situazione ideale! Per questo è bene tenere a mente alcune pratiche che possono prolungare la vita degli scarichi, e avere sempre in casa alcuni prodotti da usare all’occorrenza.
Ma come sturare un lavandino? Dopo aver letto i rimedi di seguito proposti, sturare un lavandino intasato in bagno o in cucina non vi sembrerà più un’operazione tanto complessa.
Ma perché il lavandino si è otturato?
In genere l’ingorgo di uno scarico è dovuto ai materiali di scarto che finiscono accidentalmente nel lavandino: in particolare, per il lavello della cucina, si tratta di residui di cibo che a lungo andare tendono ad aggrapparsi alle pareti delle tubazioni creando dei depositi.
In caso di tubature vecchie è anche possibile che i residui di sapone si aggiungano ai depositi di cibo, creando degli ispessimenti nelle pareti dello scarico. Capita a volte che questi ispessimenti si sfaldino in blocchi, occludendo le tubature e creando il famigerato ingorgo.
Nel caso dei lavandini del bagno, gli scarichi intasati sono da imputare principalmente a peli e capelli che finiscono nelle tubature e a residui di saponi e prodotti cosmetici.
Come limitare l’otturazione degli scarichi
Prima di vedere come sturare il lavandino però è bene parlare anche di come prevenire che ciò accada!
Per limitare l’ostruzione degli scarichi sarebbe sempre buona norma avere dei filtri in acciaio a protezione degli stessi da cui rimuovere manualmente i materiali più grossolani (residui di cibo, residui di pulitura di ortaggi e frutta, etc.).
Fatto sta che almeno una volta nella vita tutti ci siamo trovati di fronte all’evenienza di un lavandino da sturare, vediamo dunque come fare.
I 10 migliori rimedi
Se non si vogliono spendere troppi soldi per l’acquisto di sonde o pompe sturalavandino professionali o si vuole evitare di chiamare un idraulico, è possibile provare a mettere in campo dei rimedi fai da te.
Nella maggior parte dei casi questi rimedi permettono di stappare il lavandino ottenendo un effettivo risparmio. Qui di seguito presentiamo i 10 migliori metodi per sturare un lavandino che vale la pena conoscere e provare quindi a mettere in pratica in caso di necessità.
Metodi meccanici
I metodi meccanici sono relativi ad azioni manuali di rimozione dell’ostruzione tramite pulitura con sonde, spazzole, sturalavandini e pistole a pressione. Si tratta generalmente di metodi piuttosto rapidi ed economici di risolvere il problema.
1. Rimuovere il sifone
Se avete dimestichezza con gli attrezzi, potete pensare di smontare il sifone posto al di sotto dello scarico. I lavandini moderni, hanno degli scarichi in plastica, con delle ghiere che sono abbastanza facili da svitare.
In alcuni casi, in presenza di tubature di metallo, potrà essere utile una chiave a pappagallo. Per smontare il sifone, è necessario preventivamente svuotare il lavandino dall’acqua e rimuovere tutti gli oggetti posti sotto al lavello, avendo cura di posizionarvi un secchio o una bacinella per raccogliere eventuali perdite.
A questo punto sarà possibile svitare o sfilare i giunti delle tubature e rimuoverle. In alcuni casi la fonte dell’intasamento si deposita nel sifone che ha una forma a “S”: basterà quindi rimuoverla e ripulirlo con acqua calda e detersivo, avendo cura di buttare il materiale rimosso nell’immondizia.
2. Sturalavandino
Se non si può o non si vuole rimuovere il sifone, o se si sospetta un ingorgo più avanti nelle tubature, si può sempre provare ad usare uno sturalavandini con la ventosa in gomma.
In questo caso bisognerà coprire lo scarico del lavandino, facendo aderire bene la ventosa, e far poi uscire dell’acqua, meglio se calda, fino a coprirla (circa metà della profondità del lavandino).
A questo punto bisognerà esercitare una sollecitazione meccanica spingendo la ventosa di gomma verso il basso e verso l’alto senza tuttavia staccarla. Questo movimento dovrebbe innescare un sottovuoto con movimento d’aria nelle tubature atto a sturare il lavandino ingorgato.
3. Sondini con ganci o spazzole per la pulizia delle tubazioni
Ci sono inoltre in vendita dei sondini con ganci nella parte terminale (per rimuovere i residui) o spazzole per la pulizia delle tubature che possono essere acquistati in rete e utilizzati a corredo di queste attività di tipo meccanico. Probabilmente non sono risolutivi se si tratta di grossi ingorghi ma possono certamente aiutare nella pulizia.
4. Pistole a pressione
Le pistole sturalavandini funzionano come degli sturalavandini manuali ma hanno dei meccanismi ad aria compressa che risultano un po’ più potenti di un’azione manuale. Azionando la pistola difatti si genera un colpo d’aria compressa che si propaga nella tubatura rimuovendo gli ostacoli. Per un corretto funzionamento è bene turare tutti gli scarichi del lavandino. Per precauzione è bene posizionare un secchio sotto al sifone poiché il colpo d’ariete generato dall’aria compressa potrebbe far sfilare (o far perdere) le tubature.
Rimedi naturali
I rimedi naturali per sgorgare un lavandino comprendono l’utilizzo di prodotti che sono spesso reperibili in casa e che non creano danni alla salute. Questi prodotti possono essere utilizzati più volte di seguito, fino a completo sturamento del lavandino e non hanno particolari controindicazioni.
5. Bicarbonato
Il bicarbonato è considerato uno dei migliori prodotti casalinghi per sturare il lavandino ma anche per svolgere un’azione preventiva, volta ad evitare accumulo di sostanze di scarto nelle tubature, proprio perché il trattamento può essere ripetuto con una certa frequenza.
È possibile utilizzare il bicarbonato, mescolandolo in parti uguali al sale fino. Questa miscela di sali, dovrà essere poi buttata nello scarico del lavandino seguita da una pentola di acqua bollente riscaldata precedentemente sul fuoco.
Si aspetta qualche minuto per vedere l’esito del trattamento e casomai si ripete più volte finché non si ha un miglioramento della situazione.
6. Aceto
Il bicarbonato può essere abbinato all’aceto per aumentare il suo potere sgorgante. In questo caso basterà buttare nello scarico una tazza di aceto e bicarbonato, lasciare agire per qualche minuto, poi far seguire, anche in questo caso, una pentola d’acqua bollente per eliminare eventuali residui.
L’utilizzo di uno sturalavandino in gomma può aumentare l’efficacia della pratica.
7. Coca-cola
Alcune bevande gassate come la coca-cola possono essere utilizzate nella rimozione di ingorghi poiché in grado di sturare i lavandini grazie al rilascio di anidrite carbonica. Un altro rimedio fai da te del tutto simile, può essere preparato unendo due tazze di bibita gassata, una tazza di bicarbonato e una di sale grosso.
Questi ingredienti ben mescolati tra loro in una bottiglia, potranno poi essere versati nello scarico. Dopo alcuni minuti è consigliato far scorrere un po’ di acqua calda nel lavello per ripulire le tubature e controllare l’efficacia del trattamento.
8. Acido citrico
L’acido citrico può essere reperito in farmacia e rappresenta una valida alternativa all’aceto. Può dunque essere usato insieme al bicarbonato in proporzioni uguali, e versato nello scarico del lavandino, come agente disgorgante. Sturare un lavandino non è mai stato così facile!
Rimedi chimici
I metodi chimici, si affidano a disgorganti con potere corrosivo, che invece richiedono qualche cautela in più poiché possono essere dannosi per la salute e per l’ambiente. È anche possibile che per sturare un lavandino sia necessario combinare più di un metodo per raggiungere un risultato efficace.
9. Soda caustica
Tra i prodotti chimici maggiormente utilizzati per stappare un lavandino troviamo la soda caustica. È un prodotto chimico che si vende in scaglie e può essere acquistato nei negozi di detersivi o in ferramenta.
Essendo però un prodotto altamente corrosivo che a contatto con l’acqua sviluppa calore e fumi tossici, è bene predisporre delle precauzioni per il suo utilizzo. Per usare la soda caustica bisogna:
- Indossare dei guanti;
- Indossare degli occhiali protettivi;
- Indossare una mascherina;
- Aprire bene le finestre per garantire un’ottima areazione al locale.
Una volta prese queste precauzioni si potranno versare tre cucchiai di soda caustica nello scarico, e di seguito dell’acqua bollente avendo cura di non respirarne i fumi e lasciare la stanza finché la reazione non si sarà esaurita. Dopo mezz’ora si potrà far defluire l’acqua e verificare la disostruzione del lavandino.
10. Altri prodotti disgorganti
Altri prodotti chimici spesso utilizzati per sturare i lavandini sono a base di acido muriatico, il quale ha un forte potere corrosivo e non è altro che acido cloridrico diluito (HCl). Questi prodotti hanno senz’altro un ottimo potere disgorgante ma sono comunque nocivi per l’uomo e per l’ambiente.
I disgorganti chimici vanno usati con cautela, specie in presenza di tubature vecchie o usurate perché potrebbero causare delle perdite. Inoltre vanno sempre usati con dispositivi di protezione (guanti e occhiali), poiché schizzando sugli occhi o sulla pelle potrebbero causare gravi ustioni.
A questo punto, qualora vi chiedessero come sturare il lavandino otturato, avrete a diposizione un’ampia carrellata di possibilità, va da sé che alcuni metodi sono più efficaci di altri nel disotturare gli scarichi ma, ovviamente, ogni rimedio presenta dei pro e dei contro, siano questi di tipo economico o ambientale.
Nel caso dei lavandini e dei loro scarichi appare evidente che la prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di ingorgo e una corretta manutenzione potrebbe alleviare interventi più drastici e costosi in futuro.