Quella di smettere di fumare è una sfida che prima o poi si presenta alla porta di ogni fumatore. E tutti i fumatori, puntualmente, pensano che sia praticamente impossibile riuscire a smettere di fumare da soli e in maniera definitiva.
In verità, un recente studio ISTAT indica che oltre il 90% degli ex fumatori è riuscito ad ottenere il risultato sperato senza bisogno di aiuti esterni; è vero, d’atro canto, che molti di questi successi sono il risultato di diversi tentativi di smettere.
Vediamo dunque perché e come smettere di fumare, seguendo i metodi riconosciuti come più efficaci.
Perchè smettere di fumare?
La prima cosa che serve, per smettere di fumare, è la convinzione. Perchè vogliamo smettere di fumare? I motivi per cui smettere di fumare si configura, a prescindere, come la scelta giusta da fare, sono molteplici.
La salute, ovviamente, il primo motivo forte per non fumare mai più. In Italia muoiono ogni anno 80 mila persone per patologie correlate al fumo di tabacco: praticamente, ogni anno scompare una intera città.
Il fumo, lo sappiamo da anni e con certezza, aumenta il rischio di morte per patologie oncologiche (in particolare tumore ai polmoni, alla bocca e alla laringe) e a causa di malattie cardiovascolari e respiratorie.
Se anche doveste arrivare a cent’anni con la sigaretta accesa in bocca, sappiate comunque di essere esposti ad un rischio molto alto di sviluppare patologie respiratorie e cardiache. Il fumo di tabacco provoca inoltre danni a livello di pelle, denti e gengive, causa ulcere e gastriti e aumenta sensibilmente il rischio di sterilità.
Per capire sulla propria pelle quanto il fumo di sigaretta riesca ad incidere sulla fisiologia e sulla salute, basterà sperimentare la mancanza di nicotina: gli effetti sono paragonabili a quelli di crisi di astinenza da sostanze pericolose ed illegali.
Vedremo poi nel dettaglio come trattare i segni dell’astinenza da tabacco, ma che succede quando smettiamo di fumare?
- Dopo 15-20 minuti già insorgono i primi effetti: la pressione sanguigna diminuisce, così come la velocità del battito cardiaco;
- Dopo soltanto 12 ore la quantità di monossido di carbonio nel sangue torna nei ranghi;
- Dopo 5 anni il rischio di ammalarsi di tumore a gola, esofago e vescica si dimezza;
- Dopo 15 anni si torna nelle stesse fasce di rischio dei non fumatori per tumori e patologie cardiovascolari.
Gli effetti della mancanza di nicotina e fumo di sigaretta si avvertono sin dalle prime ore di astinenza: l’importante, se ci chiediamo come smettere di fumare e vogliamo farlo davvero, è sapere come trattarli per non ricadere nella schiavitù del vizio.
1. Terapie e farmaci per smettere di fumare
Il primo problema, quando si decide di smettere di fumare, è nella convinzione che sia troppo difficile superare i primi giorni di astinenza da tabacco. È vero, certamente si tratta di una grande sfida cui ci si affaccia, ed esistono dei rimedi farmacologici che possono aiutarci a superare in particolare le prime fasi della nuova vita da non fumatori.
Come smettere di fumare con le terapie e i farmaci?
Innanzitutto è bene precisare che i farmaci, in questo caso, non sono metodi risolutivi ma possono soltanto essere presi a supporto del processo che stiamo intraprendendo, in quanto possono diminuire o sedare gli effetti dell’astinenza da tabacco. Di quali terapie parliamo?
- Terapia sostitutiva nicotinica; è la più utilizzata, sotto forma di gomme, caramelle e cerotti. Prevede la somministrazione di nicotina in dosi via via sempre minori, in modo da rendere la disassuefazione più graduale e meno avvertibile dall’organismo. In pratica: rallenta il processo di eliminazione della nicotina, attenuando gli effetti dell’astinenza.
- Il bupropione è una soluzione più “estrema” da un punto di vista farmacologico; si tratta infatti di un antidepressivo triciclico che, in alcuni casi, viene usato con successo nel ridurre i sintomi da astinenza da nicotina.
- Molto simile a questa soluzione, è quella a base di nortriptilina, un altro antidepressivo che riesce a diminuire il meccanismo di soddisfazione derivato dall’assunzione di nicotina.
- I Centri Anti-Fumo e il supporto psicologico possono essere un aiuto invece importante e senza controindicazioni, perfetto per chi è convinto di voler smettere di fumare ma teme di non avere abbastanza forza di volontà.
Nei centri specializzati è possibile avere un counselling personale o si può optare per la terapia di gruppo. La terapia psicologica, in particolare se si decide di aiutarsi con i farmaci, è un sostegno essenziale per smettere di fumare, e può aumentare di molto le probabilità di riuscita.
Se quindi avete pronunciato il fatidico “voglio smettere” ma temete per la vostra forza d’animo, un buon consiglio è quello di tentare la strada terapeutica. Esiste un numero verde, chiamato telefono verde contro in fumo, che saprà darvi una prima indicazione su strutture e possibilità nella vostra città.
2. I “farmaci” naturali
Se non volete prendere in considerazione, come è lecito, l’ipotesi farmacologica non disperate: non mancano i rimedi della nonna per smettere di fumare, essenzialmente naturali e di poca spesa.
Esistono delle piante ad azione antidepressiva e sedativa, che possono avere un’ottima funzione di supporto nel processo di abbandono del fumo di tabacco.
- Il ginseng, in quanto pianta adattogena riesce a rafforzare le resistenze dell’organismo ai cambiamenti in generale, coinvolgendo così anche quei cambiamenti che costituiscono l’astinenza da nicotina;
- L’iperico, o erba di San Giovanni, è uno dei più famosi antidepressivi naturali, e può essere trovato facilmente in erboristeria; in quanto antidepressivo attenua la sindrome di astinenza;
- La valeriana è utile per lo stesso motivo: grazie alle sue qualità di stabilizzatrice dell’umore, può aiutare a contenere ansia, irritabilità e depressione sintomo dell’astinenza in corso;
- La melatonina può dare gli stessi risultati delle due piante sopra citate, ma in forza della sua caratteristica di sedativo; regola infatti il ciclo del sonno ed è utile nel regolare eventuali picchi di irritabilità e nervosismo.
Questi i prodotti naturali che possiamo assumere come integratori e che possono essere molto d’aiuto nella lotta alla dipendenza da nicotina. Tra i consigli degli specialisti, quello di lavorare sulla ritualità della sigaretta non è certo da sottovalutare.
3. I rimedi della nonna
Come smettere di fumare da soli, senza scomodare farmaci, terapie, integratori e prodotti omeopatici? Dire “voglio smettere” non basterà, ma come in ogni grande missione, non possono mancare i rimedi della nonna in nostro soccorso. Esistono dei cibi, in particolare, che possono aiutare non poco nelle prime fasi di astinenza da fumo di tabacco. Quali?
- Le noci, le nocciole e le mandorle: sono buone e nutrienti, eppure non è per le loro proprietà alimentari che saranno d’aiuto, quanto per la gestualità che ne accompagna il consumo.
Uno dei metodi migliori per aiutarsi a smettere di fumare, è quello di tenere il più possibile mani e bocca impegnate, per sostituire le gestualità della sigaretta con altri “rituali” più salutari.
- Lo zenzero invece ha proprietà che aiuteranno a calmare lo stress; inoltre è un antinfiammatorio ed antibatterico, e aiuterà la vostra bocca a ripulirsi più in fretta. In partiolare se consumato la mattina, in infusione o crudo, può combattere efficacemente nausea e senso di irrequietezza. Aggiungere del limone vi aiuterà a combattere il desiderio di nicotina.
- La liquirizia, infine, unisce le proprietà della frutta secca a quelle dello zenzero: può sostituire la gestualità legata alla sigaretta, e se consumata in infusione ha proprietà antibatteriche ed antinfiammatorie che saranno di grande aiuto al processo di pulizia del vostro organismo.
Può sembrare sciocco, eppure andare a lavorare sulla ritualità della sigaretta, sul tenere impegnate le mani e distante il pensiero della sigaretta, può essere un fattore decisivo. E per farlo sono sufficienti prodotti che sono naturali, economici e salutari!
4. Le sigarette elettroniche
Tra i rimedi che stanno prendendo piede negli ultimi anni, quello della sigaretta elettronica è tanto utilizzato quanto, purtroppo, fallibile.
A prescindere dalla sicurezza dello strumento sigaretta elettronica, su cui ancora la comunità scientifica non si è pronunciata in maniera univoca, c’è da dire che in molti hanno scelto questo metodo per smettere di fumare.
La sigaretta elettronica, oltre a soddisfare al 100% il bisogno di gestualità legato alla sigaretta, può anche contenere delle piccole quantità di nicotina, e può essere dunque usata per diminuire gradualmente l’apporto della sostanza che crea dipendenza.
Non esistono però dati certi sulla funzionalità di questo metodo: possiamo vedere con facilità persone che passano dalla dipendenza da sigarette a quella da sigaretta elettronica, piuttosto che smettere di fumare.
5. La via maestra: forza di volontà
Come smettere di fumare, dunque? Secondo chi ha smesso, l’unico vero metodo che funziona è quello che si nutre di forza di volontà, pazienza e decisione. I consigli e le guide stanno a zero, se mancano motivazione e resilienza. “Smetto quando voglio” è forse l’espressione più realistica e sottovalutata, quando si parla di fumo di tabacco.
Per smettere di fumare, tutto sommato, basta smettere: non acquistare più tabacco e non circondarsi più di oggetti legati al fumo è la prima cosa da fare se abbiamo deciso di smettere con il fumo.
Ma le prime 24 ore possono essere difficili: perciò dobbiamo essere preparati a combattere, almeno per i primi giorni, contro un’astinenza che si farà sentire. Dobbiamo pensare, però, che il desiderio di fumare dura soltanto pochi minuti: impegnare questi minuti decisivi in altre attività (come lo sgranocchiare un rametto di liquirizia) può essere sufficiente a farli passare.
Il fumo è legato a stati d’animo, persone e attività: se volete aiutarvi, dovreste cercare di individuare quali circostanze collegate con il fumo di sigaretta, per poi tentare di evitarle il più possibile.
Potreste fare un elenco degli elementi che collegate al fumo, e trovare una soluzione per superarli senza fumare, oppure evitarli. Per esempio è noto che molti fumatori legano la sigaretta a momenti particolari della giornata, come il dopo caffè, la pausa durante il lavoro, il consumo di alcolici, lo stare al telefono.
Individuate i fattori che vi avvicinano al vizio e iniziate a togliere la sigaretta dall’immagine che avete di queste circostanze. La forza di volontà è il primo e fondamentale ingrediente per smettere di fumare.
Andando avanti con i giorni, i sintomi dell’astinenza si attenuano da soli…dovete solo resistere!
Alcuni trucchi per smettere di fumare
Abbiamo visto come smettere di fumare, o meglio quali sostanze e circostanze possono aiutarci a sostenere i primi periodi senza sigarette, consentendoci di liberarci una volta per tutte del problema.
Ecco alcuni ultimi suggerimenti per una strategia anti fumo ottimale:
- eliminate sigarette, accendini e tutto quello che è relativo al fumo dagli ambienti casalinghi e lavorativi. Piuttosto cercate di condividere l’esperienza con chi ha già smesso;
- stabilite una data precisa in cui smettere e togliere di torno le sigarette, possibilmente che sia libera da gravosi impegni personali o di lavoro;
- bevete acqua: il più possibile ed ogni volta che avete voglia di fumare; oltre a soddisfare la gestualità, aiuta molto a depurare l’organismo più in fretta, accelerando il processo di abbandono della dipendenza;
- evitate i sapori forti e l’alcol, oltre al caffè: lo sapete benissimo quanto invoglino a fumare;
- Modificate le abitudini che collegate al fumo: cambiate orario per la pausa caffè, o non fatela proprio, evitate tutte le situazioni in cui sapete che vorreste fumare!
Nessuno ha mai detto che smettere di fumare è facile: l’unico metodo infallibile comporta dedizione e tanta forza di volontà. Le strade qui proposte possono essere un valido aiuto affinché il vostro tentativo di smettere abbia successo, eppure senza la totale convinzione di voler smettere non saranno sufficienti a sconfiggere il vizio.