Per chi non lo sapesse, la saturazione dell’ossigeno è un test veloce che permette di conoscere la percentuale di ossigeno che c’è nel sangue, ne avevate già sentito parlare?
Di solito è una valutazione a cui gli adulti e gli anziani devono sottoporsi con regolarità per monitorare la loro salute.
Ecco perché è molto importante imparare come si misura la saturazione.
Continuate a leggere e vi diremo anche quali sono i valori normali e come comportarsi se si ha la saturazione bassa da sdraiati.
Bene, iniziamo!
Perché si misura la saturazione dell’ossigeno?
La saturazione dipende dall’ossimetria e non è altro che la misurazione dell’ossigeno che scorre nel sangue del paziente. La ragione per cui questa procedura viene eseguita è quella di escludere malattie cardiache, neurologiche o un malfunzionamento dei polmoni.
Se volete, infatti, che la salute di un vostro conoscente, amico o parente anziano sia in buone condizioni, dovreste prestare attenzione a questo tipo valore. Potreste consultare il vostro medico di fiducia o, ancora meglio, imparare a misurare la saturazione a casa vostra. Come fare? Tranquilli, è più facile di quanto sembri. E ecco tutto quello che dovreste sapere in merito!
Come si misura la saturazione
Bene, ci sono due alternative per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue. Entrambe permettono di tenere traccia di questi importanti valori e, quindi, di poter tenere sotto controllo la salute del paziente.
Per mezzo di un campione di sangue
Iniziamo con l’emogasanalisi, esame anche conosciuto come test dei gas del sangue o gas del sangue arterioso. È un metodo molto accurato per determinare i livelli di ossigeno e di anidride carbonica nel sangue e il pH.
In questo caso, il sangue può essere prelevato in due posti: dal polso, si parla quindi di emogasanalisi arteriosa, o al lobo dell’orecchio, emogasanalisi capillare. Questo perché si tratta di zone ricche di capillari, ideali per questo tipo di valutazione.
Ora, quello che prima e durante l’emogasanalisi è:
- Il medico incaricato metterà una crema speciale sul lobo dell’orecchio per stimolare il flusso di sangue in questa zona. Questo aiuta anche a prevenire il rossore e il calore. Nel caso in cui il sangue venga prelevato dal polso questo passaggio viene omesso.
- Se necessario, anche se non è molto comune, si usa l’anestesia locale per evitare il disagio.
- Si prende un nuovo ago o una nuova siringa per prelevare il sangue.
NOTA: In alcuni casi, gli specialisti scelgono di ottenere il campione di sangue da un dito, dall’interno del gomito o dall’osso femorale, che sono alternative altrettanto valide.
Con l’aiuto di un pulsossimetro
La misurazione tramite pulsossimetro è un’alternativa molto semplice e pratica per conoscere i valori di saturazione del sangue dei pazienti che hanno bisogno di una misurazione regolare. Lo strumento può essere usato a casa in autonomia, così in un ospedale o in clinica. Se volete, potete acquistare il vostro pulsossimetro nelle farmacie e registrare autonomamente le vostre misurazioni.
Bene, ecco come misurare la saturazione con un pulsossimetro:
- Accendete il dispositivo e aspettare che sia pronto a funzionare correttamente.
- Il dispositivo deve essere posto sul lobo dell’orecchio o agganciato a un dito della mano. Di solito si usa la seconda opzione, ma potete consultare il vostro medico di famiglia e chiedere il suo parere.
- Indipendentemente dalla parte del corpo dove lo posizionate, il dispositivo inizierà ad emettere una leggera luce. Per ottenere i risultati del test rapido dovrete aspettare qualche secondo.
NOTA: I saturimetri sono progettati per dare misurazioni immediate e regolari. Infatti, possono essere usati anche sulle dita dei piedi.
Come si interpretano i risultati
Un dettaglio fondamentale da considerare quando si misurano i risultati ottenuti è che i valori normali variano sensibilmente con l’avanzare dell’età e sono dunque diversi per giovani, adulti e anziani. Ma quando si parla di valori normali e di valori anormali? Continuate a leggere e lo spiegheremo in dettaglio.
Valori normali
Quando si parla di valori normali ci si riferisce ai casi in cui sia gli adulti che gli anziani hanno la corretta percentuale di saturazione di ossigeno nel loro corpo. In generale, il sangue rosso vivo significa che l’ossigenazione è buona. Invece, una tonalità più scura indica una mancanza di ossigenazione.
Tuttavia, poiché i valori possono variare in base all’età, spieghiamo in dettaglio di seguito quando la percentuale è ottimale per ogni gruppo di età:
- Adulti: per un adulto sano, i risultati della misurazione della saturazione dovrebbero oscillare tra 97% e 99%. Questo è leggermente inferiore a quello degli adulti più avanti con l’età.
- Anziani: per un anziano in salute, la percentuale ideale di ossigeno nel sangue dovrebbe essere intorno al 95% o superiore. Questi valori possono sono in genere validi anche per fumatori o ex fumatori.
NOTA: Per gli attuali fumatori e gli ex fumatori, l’intervallo ottimale è 95% o superiore. Inoltre, i pazienti con malattie polmonari sono considerati stabili con una saturazione intorno al 90% o leggermente al di sopra di questo valore.
Se la persona adulta o anziana ha una saturazione che non rientra in questi valori, le misurazioni possono indicare che ci sono delle anomalie. In questo caso è fortemente raccomandato consigliare al più presto il proprio medico di fiducia.
Valori anormali
In presenza di valori anormali la saturazione del paziente adulto o anziano non soddisfa la percentuale standard di saturazione di ossigeno nel sangue. Per darvi un’idea generale, ecco cosa può significare una saturazione troppo bassa:
- Saturazione compresa tra 91% e 94%: questo risultato indica che c’è una mancanza di ossigeno nel corpo, condizione medicalmente nota come ipossia.
- Saturazione compresa tra l’86% e il 90%: In questo caso, la diminuzione del contenuto di ossigeno nel sangue è moderata. È necessario contattare uno specialista per prevenire problemi futuri.
- Livelli di saturazione inferiori all’85%: che si tratti di adulti o anziani, una percentuale di ossigeno inferiore all’85% indica una grave ipossia, che deve essere trattata immediatamente.
Adesso che hai capito quali livelli di ossigeno nel sangue possono essere considerati normali e quali no, considera che una percentuale lievemente più bassa, per esempio una saturazione bassa da sdraiati, può indicare varie condizioni cardiache, polmonari o neurologiche.
Alcune delle malattie da ipossiemia più conosciute sono le seguenti:
- Embolia polmonare
- Fibrosi polmonare
- Enfisema
- Sindrome da distress respiratorio acuto
- Ostruzione delle vie aeree
- Edema polmonare
- Apnea ostruttiva del sonno (bassa saturazione a letto)
- Malattia polmonare ostruttiva cronica – COPD
- Anemia
I sintomi più comuni dell’ipossia, o l’inizio delle suddette malattie, sono l’iperventilazione, uno stato di confusione costante, pallore della pelle, mucose scolorite e, naturalmente, la respirazione difficile e faticosa, nota anche come dispnea.
Se manifesti uno o più di questi sintomi, o se i tuoi livelli di ossigeno nel sangue non rientrano nei valori normali in base alla tua fascia d’età, non esitare a consultare uno specialista per trovare tempestivamente una cura efficacie.
Suggerimento finale: come misurare la saturazione in maniera accurata
Naturalmente, un infermiere, un medico o uno specialista è un professionista e riuscirà a misurare la saturazione con precisione adottando le giuste precauzioni. Questo non significa che si deve evitare di eseguire la procedura da soli in casa se necessario, ma che si deve fare attenzione quando si effettua la lettura dei valori riportati sul saturimetro.
E poiché vogliamo aiutarvi a rendere le vostre misurazioni il più accurate possibile, ecco alcuni consigli finali per aiutarvi a imparare come misurare accuratamente la vostra saturazione di ossigeno:
- Ricordate che è necessario calibrare regolarmente il pulsossimetro. Questo eviterà letture errate.
- La persona sottoposta al test non dovrebbe avere smalto o unghie artificiali al momento della misurazione. Questi prodotti potrebbero interferire con i sensori di luce del dispositivo.
- Il paziente deve essere rilassato, non teso.
- Sarebbe meglio posizionare la mano sul petto, per l’esattezza sotto il livello del cuore.
- Non conservate l’ossimetro in aree esposte alla luce del sole o alla portata dei bambini in quanto ciò potrebbe influire sul suo corretto funzionamento.
- Prima di procedere con l’esame, assicuratevi che il dispositivo sia posizionato correttamente sul dito, sull’orecchio o sul posto indicato dal vostro medico di fiducia.