I linfonodi ingrossati sono un problema davvero comune quando soffriamo di infiammazioni o infezioni.
Allo stesso tempo, però, al vedere un linfonodo ingrossato tendiamo a spaventarci molto.
Ed è per questo che sono in molti a cercare informazioni su come sgonfiare i linfonodi del collo.
Beh, se anche voi state cercando dei rimedi efficaci, possiamo dire che siete nel posto giusto!
I nostri esperti hanno preparato per voi una breve guida su come affrontare ogni tipo di linfonodo ingrossato.
Per scoprire come affrontare il problema, quando basta un antinfiammatorio e quando invece serve l’antibiotico.
Insomma: volete sapere tutto su come sgonfiare i linfonodi? Siete nel posto giusto, restate con noi!
Che cosa sono e a cosa servono i linfonodi
Prima di andare a vedere come sgonfiare i linfonodi del collo, cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando, per darvi una migliore panoramica del problema da affrontare, e anche un po’ per rassicurarvi. Dunque: i linfonodi sono delle ghiandole – si chiamano anche ghiandole linfatiche– collocate in tutto il corpo. La loro funzione è quella di portare la linfa, un liquido che contiene i nostri globuli bianchi, responsabili del nostro sistema immunitario.
All’interno dei linfonodi, quindi, si organizza il sistema immunitario del nostro organismo. La loro funzione è fondamentale per contrastare l’attacco di agenti patogeni provenienti dall’esterno, come virus e batteri. Lo fanno attraverso i linfociti, che si diffondono nel sangue. Insomma, possiamo dire che i linfonodi sono decisamente organi fondamentali nel nostro organismo, perché ci tengono al sicuro delle malattie.
Perché i linfonodi si gonfiano?
Già, quali sono le cause che ci portano al bisogno di sgonfiare i linfonodi? Quando vediamo un aumento del loro volume, dobbiamo anzitutto capire che questo è dovuto a un aumento di cellule al loro interno. E ora, una prima buona notizia: il linfonodo ingrossato spesso questo è legato a una causa non preoccupante, insomma per sgonfiare i linfonodi basterà aspettare.
Per esempio, tendenzialmente i linfonodi ingrossati del collo, cioè tutti quelli posizionati dalla mandibola alla clavicola, dipendono da malattie davvero comuni, come il raffreddore, il mal di gola o l’influenza. Insomma, davvero basta aspettare per sgonfiare questi linfonodi, e magari prendere un antinfiammatorio. Quanto aspettare? Circa una settimana. Se invece il gonfiore persiste, è meglio rivolgersi al proprio medico.
Andate subito dal medico, invece, se i linfonodi ingrossati non accennano a sgonfiarsi, o se sono presenti altri sintomi. In particolare, verificate se ci sono arrossamenti, se la temperatura della pelle nell’area in cui è presente il rigonfiamento è più calda, se toccandola si sente che il linfonodo ingrossato è molto duro o sembra immobile, come attaccato al tessuto sottostante, e se fa male. In questi casi può essere necessario un antibiotico.
Anche in questo caso, però, non preoccupatevi. I linfonodi ingrossati che si arrossano, fanno male al tatto e sono “caldi” sono di solito segno di un’infezione in corso. Insomma, non c’è da avere paura rispetto a patologie più gravi.
Come sgonfiare i linfonodi del collo
Dunque: abbiamo detto che i linfonodi ingrossati possono dipendere da cause assolutamente non preoccupanti. Per esempio, da un mal di gola, o da una ferita che si è infettata. Ovviamente, questo non li rende meno fastidiosi, oltre al fatto che spesso sono il segnale che dobbiamo assumere un antibiotico o un antinfiammatorio, non solo per sgonfiare il linfonodo, ma anche per guarire.
Resta però il fatto che un linfonodo ingrossato ci causa ansia, e che se fa male può diventare fastidioso svolgere le semplici operazioni quotidiane. Ed ecco perché adesso andremo a capire come sgonfiare i linfonodi del collo. Pronti? Cominciamo!
Antinfiammatorio per alleviare il dolore nell’immediato
Quando trovate dei linfonodi ingrossati sul collo e il dolore comincia a farsi fastidioso, la prima cosa da provare è un semplice antinfiammatorio. Questi farmaci da banco spesso vi aiuteranno anche ad alleviare gli altri sintomi, come la febbre, oltre a sgonfiare la ghiandola.
Quando prendete l’antinfiammatorio, programmate del tempo da destinare al riposo, e procuratevi anche un panno caldo. Applicandolo sul collo, vi aiuterà non solo a sgonfiare i linfonodi ingrossati, ma anche a rilassare tutta l’area che, a causa del dolore, vi troverà sicuramente con i muscoli tesi. Inoltre, il calore aumenta l’afflusso di sangue verso l’area, aiutandovi a guarire più rapidamente.
Freddo e massaggi per sgonfiare le ghiandole
Si tratta di un altro rimedio naturale che potete utilizzare insieme all’antinfiammatorio o all’antibiotico. L’impacco freddo è utile come rimedio per sgonfiare il linfonodo ingrossato che fa male, e si può abbinare a un massaggio sull’area interessata.
Prendete una pazza che avete tenuto in frigo o in freezer, mettetela sul collo e tenetela per 15 minuti. Questa operazione va ripetuta 3 volte al giorno. Contemporaneamente, come abbiamo detto, potete abbinare un massaggio linfatico.
Come? Mettete il palmo sul linfonodo e fate leggermente pressione. In questo modo, come per il panno caldo, aumenterà l’afflusso di sangue e l’infiammazione guarirà più rapidamente. È importante sapere che il massaggio linfatico può essere fatto da soli a casa, ma anche con l’aiuto di un massaggiatore professionista.
Infine, attenzione a non schiacciare la parte gonfia. Non trattate, cioè, i linfonodi ingrossati come se fossero brufoli. Quello che otterreste è solo di rompere i vasi sanguigni circostanti. Per la stessa ragione, quando trovate un rigonfiamento sul collo cercate di eseguire un’autopalpazione consapevole per distinguere le ghiandole da una cisti (più dura e di solito non dolorosa al tatto).
I rimedi farmacologici
Lo abbiamo già spiegato: quando i vostri linfonodi ingrossati resistono per una settimana, e sembra che non ci sia alcuna possibilità di sgonfiare l’area, è il caso di recarsi dal medico. Serve a verificare che l’infiammazione non sia il sintomo di una patologia grave.
In alcuni casi è utile un esame ecografico, mentre in altre occasioni può bastare un semplice antibiotico, che potete abbinare ai rimedi casalinghi che vi abbiamo spiegato sopra. In entrambi i casi, è importante sgonfiare i linfonodi e, più in generale, intervenire tempestivamente sull’infezione, perché potrebbero generarsi delle complicazioni.
Se infatti è vero che i linfonodi ingrossati possono dipendere anche da un semplice mal di gola, è altrettanto vero che questi possano essere legati a otiti, ma anche a mononucleosi e addirittura tubercolosi. In questi casi, quindi, è bene seguire pedissequamente la terapia e dedicare del tempo al riposo assoluto per guarire più rapidamente ed evitare che l’infiammazione peggiori.
Mantenersi sempre in salute per proteggere i nostri linfonodi
Nell’affrontare il problema di come sgonfiare i linfonodi del collo abbiamo detto e ripetuto che da essi dipende il nostro sistema immunitario. Ma è vero anche il contrario, ossia che dal benessere del nostro sistema immunitario dipende anche la salute dei nostri linfonodi. Ed ecco perché seguire delle buone pratiche per tenerci sempre in salute può aiutare anche con i linfonodi ingrossati.
In primo luogo, cercate di condurre uno stile di vita sano. Questo significa, ad esempio, dormire il giusto numero di ore per notte, perché un cattivo sonno aumenta il vostro livello di stress e vi rende più vulnerabili. Ma anche fare una dieta equilibrata, e aggiungere alla vostra routine quotidiana dell’attività fisica.
Inoltre, specie in quei periodi come l’inverno in cui l’organismo è più a rischio, affiancate al vostro stile di vita dei piccoli aiuti. Basta una spremuta in più, o l’assunzione di un multivitaminico, per proteggere i vostri linfonodi!