La trombosi è una patologia fatale e, proprio per questo motivo, è fondamentale sapere quali sono i suoi sintomi per saperla riconoscere e intervenire in tempo.
Se colta precocemente, infatti, la trombosi può venire trattata efficacemente e si possono evitare conseguenze più gravi.
Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questo articolo, per spiegarti prima di tutto che cos’è la trombosi e, successivamente, come riconoscere una trombosi presentandoti i sintomi più comuni di questa patologia ancora troppo poco conosciuta in Italia.
Che cos’è la trombosi
Prima di capire come riconoscere una trombosi, partiamo rispondendo alla domanda “Che cos’è la trombosi?” Una trombosi è una patologia causata dalla formazione di un trombo nelle vene o nelle arterie. Si parla rispettivamente di trombosi venosa o di trombosi arteriosa.
Ma cos’è un trombo? Un trombo è un coagulo di sangue, quindi di un grumo solido di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine, che occlude il vaso sanguigno e blocca, in questo modo, la normale circolazione di sangue. Il trombo può avvenire prevalentemente nelle gambe e nelle braccia, cioè nelle zone più periferiche.
Il tipo di trombosi più diffuso è la trombosi venosa che, a seconda della minore o maggiore profondità del sistema venoso coinvolto, si distingue in:
- Flebite: si parla di flebite quando vengono interessate le vene del circolo superficiale
- TVP, Trombosi venosa profonda: quando, invece, vengono colpite le vene più profonde.
Come già accennato, la trombosi può portare alla morte (si parla, in questo caso, di necrosi ischemica) o può anche frammentarsi in parti più piccole chiamate emboli che arrivano a colpire gli organi del nostro corpo. Questo può causare eventi potenzialmente fatali come infarti cerebrali, infarti del miocardio o embolie polmonari.
Ma da cosa è causata la formazione di trombi?
Quali sono le cause della trombosi
Conoscere i motivi che portano alla formazione di trombi è un passo fondamentale per prevenirli. Ecco qui di seguito un elenco delle principali cause della trombosi:
- Ipertensione
- Ipercolesterolemia
- Sovrappeso/obesità
- Fumo
- Aterosclerosi (cioè la formazione di depositi di placca ateromasica lungo le pareti delle arterie)
- Ipercoagulabilità (una tendenza genetica del sangue a coagulare di più)
- Sedentarietà
- Dieta scorretta
- Immobilità prolungata e forzata (ad esempio un ricovero in ospedale o una gravidanza)
- Contraccettivi orali
- Danni endoteliali (l’endotelio è il rivestimento interno dei vasi sanguigni e funziona come una barriera ma anche come struttura di regolazione della coagulazione del sangue) Alcune situazioni, però, possono danneggiare l’endotelio come lesioni fisiche, ipertensione e turbolenza del flusso sanguigno;
- Intervento chirurgico
- Tumore
- Vene varicose
- Stasi venosa
- Malattie infettive
- Età avanzata
- Gravidanza e parto
- Inadeguato drenaggio linfatico
Dopo averti esposto le cause principali della trombosi è ora di passare ai sintomi, a quei segnali che, se interpretati bene e in tempo, ti permettono di riconoscere una trombosi in atto e, di conseguenza, di evitare di sfociare in conseguenze irreversibili.
Come riconoscere una trombosi
Solitamente la trombosi può giungere in modo silenzioso e asintomatico e viene individuata solo quando si sono manifestate le conseguenze più gravi. Ma, altre volte, si presentano sintomi specifici che permettono di riconoscere la presenza di una trombosi in atto.
Sintomi comuni
Vediamo insieme i sintomi più comuni di una trombosi:
- Tumefazione, cioè gonfiore dell’arto accompagnato da un forte dolore, simile a quello causato da un crampo, e da arrossamento della parte interessata;
- Indurimento della vena che apparirà come un cordone rosso, duro e molto doloroso. Questo, però, solo quando il trombo si verifica nelle vene superficiali (flebite);
- Tachicardia, dolore al torace, dispnea, tosse con sangue. Questi ultimi casi sono il segnale di una possibile embolia polmonare in atto.
- Febbre.
Quando si presentano questi sintomi è importantissimo intervenire tempestivamente per evitare ulteriori aggravamenti.
Segnali da non sottovalutare sei hai una predisposizione
Se, però, sei predisposto ad accusare episodi di trombosi, secondo i fattori di rischio che ti abbiamo elencato sopra, ti consigliamo caldamente di tenere sotto esame il tuo corpo, analizzando i minimi sintomi che potrebbero essere segnale della formazione di trombi nel tuo corpo. Ecco quali sono i segnali da non sottovalutare per riconoscere una trombosi:
- Arrossamento della cute
- Gonfiore
- Calore eccessivo
- Respiro affannoso o difficoltà respiratorie
- Aumento della frequenza cardiaca causato dai tentativi del nostro corpo di rimuovere il trombo che sovraccaricano i nostri organi vitali, quindi causano l’aumento del battito cardiaco
- Stanchezza e affaticamento come conseguenza del sovraccarico a livello degli organi
- Aumento della temperatura corporea
- Cute dolorante
- Vene varicose o dilatate
Per riconoscere in tempo una trombosi comincia ad ascoltare il tuo corpo perché imparare a leggere i sintomi di una qualsiasi patologia può salvarti la vita!
Conseguenze della trombosi
Le conseguenze della trombosi sono differenti in base alla posizione in cui si collocano i trombi e al percorso che intraprendono. Potrebbero sciogliersi senza causare alcun danno o, in caso contrario, potrebbero ingrandirsi o rompersi causando conseguenze gravi per la tua salute.
Se non bloccata in tempo, infatti, la trombosi, come abbiamo già detto, può essere fatale perché potrebbe causare patologie molto più gravi. Vediamo quali.
Trombosi venosa
La trombosi venosa causa la formazione di trombi che interrompono il flusso sanguigno e che potrebbero frammentarsi in coaguli più piccoli, gli emboli, che potrebbero giungere fino ai polmoni causano l’embolia polmonare. La si può riconoscere dai sintomi che abbiamo già elencato ma che ripetiamo: affanno, respirazione veloce, dolore al torace e aumento della frequenza cardiaca. In questi casi devi subito chiamare il 118 perché è probabile che ci sia un’embolia polmonare in atto nel tuo corpo.
Trombosi arteriosa
La trombosi arteriosa, invece, provoca la formazione di trombi nelle arterie che bloccano l’ossigeno causando la morte di numerosissime cellule del nostro organismo: in poche parole, le ischemie. Le conseguenze delle ischemie possono essere:
- Infarto del miocardio, quando l’ischemia colpisce il cuore;
- Ictus cerebrale, se l’ischemia colpisce il cervello;
- Ischemia retinica in caso di coinvolgimento delle cellule dell’occhio
Come prevenire e trattare una trombosi
La conoscenza dei fattori di rischio per un soggetto predisposto a fenomeni trombotici è già di per sé un buon metodo di prevenzione, che passa sempre per lo stile di vita. Per prevenire una trombosi ti consigliamo, infatti, di rivedere le tue abitudini quotidiane:
- Fai più sport;
- Segui una dieta alimentare equilibrata;
- Evita di fumare;
- Controlla i tuoi livelli di colesterolo;
Questi sono pochi consigli che ti diamo da cui partire per prevenire un evento trombotico. A questi aggiungiamo dei consigli rivolti specificatamente a quelle donne con una predisposizione genetica alla trombosi che dovrebbero evitare di usare estroprogestinici a scopo anticoncezionale o sostitutivo dopo la pausa perché, come già accennato, potrebbero causare la formazione di trombi. Potrebbero cominciare ad usarli solo ed esclusivamente dopo un’approfondita valutazione con uno specialista.
Per quanto riguarda invece il trattamento della trombosi si prevede l’utilizzo di farmaci anticoagulanti che inibiscano la coagulazione del sangue rendendolo così più fluido.
Ascolta il tuo corpo per prenderti cura di te!
Ti ripetiamo ancora una volta che la trombosi è una patologia potenzialmente mortale che non dev’essere sottovalutata! È, infatti, una delle patologie cardiovascolari di cui si è meno consapevoli sebbene sia una delle più diffuse! Per questo motivo capire come riconoscere una trombosi è il primo passo fondamentale per prendersi cura di sé stessi ascoltando il proprio corpo!