Sarà di certo capitato a chiunque, almeno una volta, di dimenticarsi una pentola sul fuoco nel bel mezzo di una cottura e ritrovarla completamente bruciata, o con incrostazioni davvero difficili da mandar via.
Strofinarla sotto l’acqua, nonostante l’esistenza di ottime spugne abrasive ed ottimi detersivi per piatti anche ecologici, non è stato sufficiente, e la pentola è ancora annerita.
Come pulire una pentola bruciata, dunque, quando lavarla non basta?
Esistono alcuni trucchi che ci consentiranno di far tornare come nuove pentole e padelle incrostate e bruciate, adatti a qualunque materiale.
Che abbiamo bruciato dunque una padella in alluminio o in acciaio inox, o un’antiaderente, non c’è di che preoccuparsi: esiste una soluzione perfetta per pulire tutte le pentole!
L’invicibile potere dell’aceto
Il primo metodo che vi proponiamo per scrostare una padella annerita e bruciata è adatto sia all’alluminio che alla ceramica, ed è efficace anche per pulire le padelle in ghisa e antiaderenti. Un metodo universale che coinvolge, tanto per cambiare, l’alleato numero uno delle pulizie domestiche: l’aceto di vino bianco.
Come pulire una pentola bruciata con l’aceto? Procuratevi l’aceto, un po’ d’acqua e un bicchierino di bicarbonato.
Che si tratti di una pentola o di una padella, il procedimento è lo stesso: versate una quantità modesta d’acqua, che copra di circa un centimetro abbondante il fondo annerito, nella pentola, e mettetela sul fuoco.
L’aceto andrebbe aggiunto all’acqua prima che questa, a fuoco lento, arrivi ad ebollizione. Quando l’acqua bolle, è il momento di toglierla dal fuoco e versarci dentro il bicchierino di biicarbonato: aceto e bicarbonato reagiscono in maniera visibile, creando un composto molto “frizzante”.
Per essere certi dell’efficacia della pulizia, sarà bene aspettare una mezz’ora affinchè la soluzione faccia l’effetto desiderato, ammorbidendo e staccando le incrostazioni dal fondo della padella.
Una volta svuotata, si può procedere con la pulizia manuale: con una spugna iniziate a strofinare la superficie finchè la pentola vuota non sarà pulita e lucida.
Togliere il bruciato con il bicarbonato
Al pari dell’aceto, il bicarbonato è un prodotto che non può mancare nella lista della spesa di chi si occupa delle pulizie di casa.
Come l’aceto, il metodo di pulizia con il bicarbonato è adatto a tutti i materiali, comprese ghisa e ceramica, generalmente più delicate dell’acciaio inox.
Il procedimento è piuttosto semplice: mettete un cucchiaio colmo di bicarbonato nella pentola, e copritelo d’acqua finchè tutte le parti annerite non saranno coperte dalla soluzione.
Mettete poi da parte la pentola, e dimenticatela per almeno il tempo di una notte. Il giorno dopo mettete a cuocere il composto sul fuoco, e fatelo bollire per circa un quarto d’ora.
Senza lasciar freddare il metallo, svuotate la pentola ed iniziate a strofinare con una spugna. Chiaramente se si tratta di una pentola in acciaio potrete usare una spugna abrasiva in metallo, se invece si tratta di ceramica sarà meglio essere più delicati e andare a pulire e togliere il bruciato con un panno non abrasivo.
Il bicarbonato è ottimo quando si tratta di ammorbidire lo sporco ostinato, in particolare quando si tratta di incrostazioni su metallo.
Il bicarbonato si può anche utilizzare, diluito con poca acqua, per formare una pasta abrasiva da strofinare esternamente alla padella e grattare via i segni di bruciato senza graffiare la superficie.
È sempre meglio strofinare piano e senza esercitare troppa forza, soprattutto se la padella è in ceramica.
La coca cola? Sicuramente il metodo migliore!
C’è un trucco, per pulire le pentole bruciate, che viene suggerito anche da cuochi e dalle massaie più esperte in materia: la coca cola.
Col suo noto potere corrosivo, la coca cola si rivela infatti l’ideale per scrostare le superfici di una pentola bruciata o molto incrostata, anche perchè non è tossica come altri prodotti corrosivi (vedi soda caustica e similari, purtroppo ancora utilizzati per disincrostare pentole e padelle).
Il procedimento è abbastanza simile a quelli descritti per aceto e bicarbonato. Basterà riempire la pentola in questione con la cola, almeno fino a coprire le macchie di bruciato e le incrostazioni.
Anche in questo caso, la pentola annerita andrà messa sul fuoco basso con il coperchio. Dopo un po’ la coca cola inizierà ad evaporare, ovvero a produrre i suoi effetti benefici sulle superfici rovinate della pentola.
Senza lasciar freddare il tutto, svuotate la pentola e iniziate a strofinare energicamente con una spazzola o una spugna per pulirla.
La cola è perfetta anche per pulire l’esterno della pentola. Sarà sufficiente passarci un panno imbevuto della bevanda, possibilmente calda. Il risultato sarà stupefacente.
Perfetto su acciaio e ceramica, questo metodo non è indicato per tutte le padelle antiaderenti, a causa dell’alta corrosività della coca cola.
I rimedi della nonna
Esistono altri metodi naturali per sgrassare una pentola bruciata, magari più fantasiosi ma non per questo meno efficaci. Come togliere il bruciato dalle pentole usando quello che abbiamo in cucina?
- Il caffè: è opinione diffusa che i fondi di caffè , grazie all’alta acidità, riescano a corrodere il grasso che si accumula in fondo alle padelle e sulle stoviglie; basterà cospargere la zona annerita con i fondi di caffè e strofinare con una spugna.
- Olio e sale: se le incrostazioni non sono estremamente resistenti si può provare a scaldare, nella padella rovinata, un piccolo quantitativo di olio di oliva con tre cucchiai di sale grosso. Una volta che la padella si sarà raffreddata, basterà lavarla con del semplice detersivo per piatti. Il sale grosso è poi l’ideale per pulire, senza graffiare, le superfici in ghisa.
- Il congelatore: un’altra scuola di pensiero suggerisce di congelare la padella annerita e lasciarla nel freezer per almeno due o tre ore. Una volta congelati, i residui e le incrostazioni saranno più semplici da togliere.
- Il ketchup: magari non è l’ingrediente preferito delle nonne, ma pare che anche il ketchup, sfruttando la naturale acidità del pomodoro e dell’aceto insieme, possa essere di grande utilità nel pulire pentole bruciate. Ideale sulle pentole in rame e ferro, questo metodo è particolarmente comodo: splamate il ketchup sulle zone da pulire e lasciate riposare per un’ora. Basterà poi sciacquare la pentola con acqua fredda e asciugare bene.
- Il limone: un limone intero, tagliato a metà, offre due splendide superfici perfette per lucidare i metalli, compresi quelli di pentole e padelle. È sufficiente strofinare con la superficie interna del mezzo limone le superfici annerite e lucidare poi con un panno non abrasivo. La brillantezza è assicurata!
Tutti i cosiddetti “rimedi della nonna” sono a base di prodotti naturali, estremamente economici e di cui certamente disponete in casa. È quello che li rende preziosi!
Attenzione ai materiali!
Pentole e padelle sono oggi di materiali assai diversi per caratteristiche e composizione. Perciò è bene fare attenzione a non optare per un metodo di pulizia particolarmente aggressivo se abbiamo a che fare con pentole di alluminio anodizzato o ricoperte con il Teflon.
Per esempio, sul Teflon andrebbe evitato l’aceto. La soluzione più sicura, nel caso in cui avessimo a che fare con materiali del genere, è provare un lavaggio ad alte temperature in lavastoviglie.
Nel caso di pentolame in alluminio anodizzato, invece, è molto importante sapere che questi materiali si possono lavare solo ed esclusivamente a mano, con acqua e sapone per piatti.