Misurare regolarmente la glicemia è fondamentale soprattutto per chi soffre di diabete e deve quindi tenere sotto controllo i valori dello zucchero nel sangue per capire come avanza la malattia.
La si può misurare tramite degli esami del sangue specifici oppure mediante l’auto misurazione a casa con gli strumenti adeguati.
In questo articolo vedremo insieme come misurare la glicemia autonomamente con strumenti tradizionali o alternativi, in modo semplice e affidabile, ma prima è utile capire cos’è la glicemia e perché è così importante monitorarla costantemente.
Cos’è la glicemia e quali sono i normali valori di riferimento?
La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue. Il glucosio è uno zucchero semplice ed è una componente fondamentale per il nostro organismo perché nutre le cellule che, a loro volta, lo metabolizzano per produrre energia. È indispensabile, però, che la dose di zucchero nel sangue non sia mai né eccessiva (iperglicemia), né troppo scarsa (ipoglicemia).
La nostra fonte principale di glucosio è l’alimentazione ma il nostro organismo è comunque in grado di autoregolare la presenza di glucosio nel sangue tramite degli ormoni specifici che lo riducono o lo innalzano in modo da mantenerlo sempre entro certi parametri.
Ma quali sono questi parametri? È fondamentale conoscere i valori normali di riferimento della glicemia per poterla monitorare tranquillamente a casa in autonomia, senza la necessità di rivolgersi al proprio medico curante per un consulto. Ecco i valori a digiuno indicati dalla SID, la Società Italiana di Diabetologia:
- Fra 70 e 100 mg/dl: valori normali;
- Fra 100 e 125 mg/dl: condizione alterata;
- Uguale o superiore a 126 mg/dl: presenza di diabete nel paziente.
Perché è importante misurare la glicemia?
Il monitoraggio della glicemia è fondamentale perché consente di tenere sott’occhio i valori del glucosio nel sangue. Un individuo diabetico, grazie a un monitoraggio regolare dei valori glicemici, può comprendere l’avanzare della malattia e può capire se la terapia che sta seguendo sta realmente funzionando o se, invece, bisogna intervenire in altri modi. Anche gli individui non diabetici ma con casi di diabete in famiglia devono comunque misurare regolarmente la glicemia per cercare di prevenire la malattia. Ecco di seguito alcuni vantaggi dell’automonitoraggio glicemico:
- Consente di valutare l’efficacia della terapia adottata;
- Permette di prevenire episodi di ipoglicemia e di iperglicemia;
- Aumenta la sicurezza e la tranquillità;
- Porta a intervenire positivamente sulle abitudini alimentari;
- Porta a migliorare l’attività fisica.
Per un monitoraggio regolare è però indispensabile imparare a farlo in autonomia, a casa, e con strumenti facili da utilizzare. Dopo ogni monitoraggio è, inoltre, utile annotare su un apposito diario i valori glicemici in modo da poterli mostrare al medico durante le visite di routine. Ma come misurare la glicemia e, soprattutto, ci si deve rassegnare ad avere il polpastrello sempre bucherellato e a dover versare la consueta goccia di sangue sulla striscetta o esistono altri metodi meno fastidiosi ma altrettanto affidabili senza pungersi?
Come misurare la glicemia in casa
L’auto misurazione della glicemia non può e non deve sostituire le analisi di laboratorio, ma è comunque altrettanto fondamentale per tenere sotto controllo la media glicemica. Vediamo insieme quali sono i due metodi principali.
1. Come si misura la glicemia con il glucometro
Il glucometro è un dispositivo medico portatile che misura il tasso di glucosio nel sangue ed è il metodo più tradizionale dell’automonitoraggio domestico della glicemia. Oltre al glucometro, per poter procedere alla misurazione, è necessario disporre anche di una penna pungidito con aghi e di apposite strisce reattive. Solitamente, comunque, il glucometro è venduto in kit che comprendono anche il resto del necessario.
Ecco i passaggi da seguire per misurare la glicemia con il glucometro:
- Lavarsi le mani;
- Inserire una striscia reattiva nel misuratore del glucometro e attendere la conferma dello strumento;
- Prelevare, usando l’apposito pungidito, una goccia di sangue capillare solitamente dal polpastrello e porla delicatamente sulla parte reattiva della striscia. La striscia, a contatto con l’enzima glucosio-ossidasi presente nel sangue, darà origine a una reazione enzimatica e, di conseguenza, a una variazione del colore o a una corrente elettrica che verrà trasformata in un valore glicemico sul display del dispositivo;
- Estrarre e gettare la striscia utilizzata.
2. Come si misura la glicemia senza pungersi
Molti diabetici, per via della puntura, tendono a non misurare in modo regolare i valori glicemici, causando quindi forti sbalzi e cali di glicemia. Per questi individui è vantaggioso utilizzare strumenti alternativi che permettono di auto monitorare la glicemia senza il fastidio della puntura sul polpastrello.
Oggi sul mercato esistono misuratori che sfruttano tecnologie innovative: sono sensori del glucosio che misurano il livello dello zucchero nel fluido interstiziale e non nel sangue capillare, come con il glucometro. Il fluido interstiziale è quel liquido che si trova tra una cellula e l’altra dell’organismo e che contiene ossigeno e altre sostante fondamentali, tra cui il glucosio. I valori captati dal macchinario vengono poi convertiti in un segnale elettrico.
Uno strumento molto innovativo e intelligente è, ad esempio, l’orologio che misura il livello di glicemia nel sangue: è un cerotto che si mette sotto l’orologio e che va sostituito periodicamente. Tramite dei biosensori, viene misurata la quantità di zucchero nel fluido interstiziale e, in caso di ipo o di iperglicemia, l’orologio vibra per avvertire il paziente. La misurazione è automatica e continua e questo consente un monitoraggio ottimale della curva glicemica e, quindi, un migliore controllo sulla terapia adottata.
Quando si misura la glicemia?
Capire qual è il momento ideale per misurare la glicemia è uno dei fattori principali che garantisce l’affidabilità dei risultati della misurazione. Solitamente è il proprio diabetologo a stabilire in quale momento della giornata bisogna monitorare i valori glicemici. Ma come bisogna orientarsi per capire autonomamente quando si misura la glicemia? Ecco alcuni momenti chiave da considerare:
- Prima dei pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due ore dopo l’inizio di ciascuno di essi;
- Prima di praticare attività fisica per verificare se si hanno le forze necessarie e dopo, per capire se si ha bisogno di recuperare un po’ di zuccheri;
- Prima di mettersi alla guida;
- Quando si manifestano alcuni sintomi come tachicardia anomala, improvvisa debolezza, senso di vuoto allo stomaco, tremore, sudorazione, vista offuscata, nervosismo e agitazione;
- Quando si cambia il dosaggio di farmaci.