Wi-Fi è l’acronimo che forse incontriamo con più facilità: strade pubbliche, locali, uffici e ovviamente la nostra casa utilizzano il sistema Wi-Fi per connettere in rete i dispositivi informatici.
Wi- Fi significa Wireless Fidelity, ovvero Fedeltà senza Cavi: computer, smatphone, tablet, smart TV, dispositivi IoT (Internet of Things) sono connessi non tramite i cavi cui siamo abituati, ma attraverso le onde radio.
L’apparecchio che genera queste onde radio è il modem router Wi-Fi.
Vediamo dunque che cosa è e come funziona un router Wi-Fi.
Modem, Router o Modem Router?
Iniziamo dal chiarire un punto non sempre noto: router e modem non sono la stessa cosa.
Il modem, che esiste dagli anni ‘50, prende il suo nome da una combinazione dei termini “modulatore” e “demodulatore”, poichè il suo compito è quello di convertire degli impulsi analogici in digitali (e viceversa).
Serve dunque per ricevere dei dati digitali dalla linea telefonica, analogica. Per connettersi ad internet, più semplicemente.
E cos’è un router, invece? Router significa letteralmente “instradatore”, e la sua funzione è quella appunto di veicolare e regolare il traffico di dati presente nella rete di cui si occupa.
Per farla breve: il modem può connettere il pc di casa ad internet tramite linea telefonica, ma soltanto un router può gestire i flussi dei dati digitali che attraversano l’etere. Ciò significa che il router soltanto può connettere diversi dispositivi alla rete, regolandone portata e traffico.
Perchè dunque parliamo di modem router Wi-Fi? Semplicemente perchè ad oggi quasi ogni modem in commercio è dotato di tecnologia Wi-Fi, che gli consente di poter ovviare anche alla funzionalità di router.
Il modem router Wi-Fi è dunque una soluzione ottimale per la rete domestica, che consente ad un tempo la connessione alla rete telefonica e la connessione dei diversi dispositivi presenti nel proprio raggio d’azione.
Come funziona il modem router wi-fi?
Ma come funziona un modem router Wi-Fi? Una rete Wi-Fi è un sottoinsieme delle frequenze radio disponibili; in particolare la tecnologia Wi-Fi sfrutta due frequenze, quella a 2.4GHz e quella a 5GHz.
Viaggiando su tali frequenze, l’apparato router Wi-Fi trasmette a tutti i dispositivi collegati un pacchetto di dati che contiene l’identificazione della rete internet (chiamato SSID), i protocolli di sicurezza internet e i dati delle trasmissioni.
Il router trasmette questi pacchetti, chiamati beacon, ogni 100 millisecondi. Così facendo, i dispositivi riconoscono la rete wireless cui sono connessi e recuperano gli attributi che necessitano per navigare in internet e per far comunicare i vari devices.
Gli standard Wi-Fi più comuni sono i seguenti:
- classe b, che arriva a trasmettere fino a 11 Mbps (Mega bit per secondo);
- classe g, che copre fino a 54 Mbps;
- classe n, che va dai 300 ai 450 Mbps;
- ac, l’utima generazione Wi-Fi, che arriva a raggiungere una velocità di trasmissione di 1.3 Gbps, ovvero 1.3 Giga bit ogni secondo.
Come è ovvio, la Wi-Fi ac esiste soltanto nei modem router di ultimissima generazione, i cosiddetti dual-band o tri-band, che possono operare sia sui 2.4 GHz che sui 5GHz (accessibili solo dal Wi-Fi ac).
Velocità o affidabilità?
Generalmente, le case produttrici e i vendor di contratti telefonici puntano le proprie strategie di marketing sulla velocità del modem Wi-Fi. Ma ha davvero senso?
Innanzitutto è bene considerare che tra potenza nominale ed effettiva ci sono diversi fattori inquinanti: l’operatore telefonico, la qualità della rete e dei cablaggi fisici, il traffico della rete possono incidere notevolmente sulla velocità effettiva della connessione.
Un ulteriore incremento delle prestazioni di un modem Wi-Fi, ad oggi, potrebbe essere davvero utile soltanto nel caso in cui facciamo della rete un utilizzo specifico. Se non usate il pc per il gaming, il mining, o il trasferimento frequente di file molto grandi è assai probabile che una maggiore velocità di connessione non vi serva proprio a nulla.
Un elemento da tenere in considerazione, piuttosto, potrebbe essere nell’affidabilità del mezzo. Immaginate una connessione super-veloce e performante che va in crash ogni quarto d’ora. È probabilmente uno scenario assai peggiore di quello che potremmo avere con un modem ADSL di media velocità, o lento.
Se abbiamo iniziato a dare per scontata la presenza di una rete Wi-Fi intorno a noi, sarà bene considerare la stabilità come una priorità, plausibilmente più importante della super-velocità di connessione.
Da cosa dipende la funzionalità di un router?
Una volta visto cosa è e come funziona un router Wi-Fi, che abbiamo visto coincidere nella quasi totalità dei casi con un modem router Wi-FI, vediamo dunque quali criteri possono guidarci nell’indagarne l’affidabilità.
Quali caratteristiche considerare?
- Il marchio: è chiaro che un produttore di esperienza decennale gode in generale di una maggiore fiducia, anhce se molti nuovi marchi stanno acquisendo una loro credibilità soprattutto grazie ad un rapporto qualità prezzo estremamente competitivo. Esistono per fortuna forum e review di utenti in numero sufficiente per ogni tipo di router wi-fi con cui ci troviamo a che fare;
- Il numero di antenne: in particolare nei nuovi modelli ac, il numero di antenne direzionali influisce nettamente sulla copertura Wi-Fi. Uno strumento dotato di più antenne sarà certamente da preferire, per quanto il design possa soffrirne. Anche se non sempre tante antenne sanno direzionare il segnale meglio di una, è certo che un’infrastruttura più fornita sarà un vantaggio non indifferente;
- L’espandibilità: nonostante influisca sensibilmente sul prezzo, sarebbe da preferire sempre un mezzo con il maggior numero di porte Ethernet, USB ed altre interfacce di connessione. Dall’espandibilità dipende anche la sua longevità: quando le sue prestazioni non saranno più ottimali, potremo con un ponte o un sistema Mesh riportarlo ad una funzionalità perfetta, senza dovercene disfare.
Non lasciamoci dunque affascinare da velocità stratosferiche o da design accattivanti, se quello che vogliamo dal nostro modem è che abbia una vita lunga ed un funzionamento ottimale.
Attenzione ai dettagli!
Ora che sappiamo cos’è e come funziona un modem router Wi-Fi, e quali sono i criteri che ne determinano funzionalità e qualità, passiamo a delle ultime considerazioni utili.
È bene sapere che il segnale di un modem router copre un’area compresa tra i 50 e i 100 metri. Tale segnale, però, può essere implementato con apparecchi quali access point e ripetitori, per cui saranno utili le porte Ethernet e USB. Anche se la nostra casa non è servita in maniera eccellente dalla rete telefonica, insomma, l’instradamento dei dati e la connettività possono essere “aiutate” con le competenze necessarie.
Inoltre, è bene ricordare che il segnale del Wi-Fi viene disturbato dagli oggetti che si frappongono tra il modem e i vari dispositivi associati. In particolare, le onde radio temono l’acqua, perciò evitate di mettere piante ingombranti lungo i possibili tragitti del segnale. Per quanto antiestetico, dunque, sarà buona abitudine posizionare il modem in posizione alta ed isolata, e con le antenne direzionate verso i dispositivi più utilizzati.