I pidocchi sono dei piccoli parassiti dell’uomo delle dimensioni di 1-2 mm, che crescono e si riproducono sul cuoio capelluto. Gli adulti hanno un ciclo vitale di circa 30-40 giorni.
Durante questo ciclo le femmine depongono le uova, propriamente dette “lendini”, in numero da 100 a 300, sul capo del loro ospite ancorandole saldamente alla base del capello tramite una specie di colla chiamata “chitina”.
Per questo motivo le uova sono molto tenaci da eliminare. Lo stesso vale per l’insetto che con le sue sei zampe uncinate, esercita facile presa sul capello.
Il cuoio capelluto, per la sua temperatura di circa 37 gradi, rappresenta un habitat ideale per la proliferazione di questi fastidiosi animaletti, in particolare nella zona della nuca e dietro le orecchie dove la testa è più calda.
In realtà l’infestazione ad opera di pidocchi, chiamata anche “pediculosi”, non porta nessuna malattia, ma può causare arrossamento e irritazione, poiché i parassiti, pungendo la testa del loro ospite per cibarsi di sangue, gli provocano un fastidioso prurito. Feci e saliva del parassita deposte sul cuoio capelluto, contribuiscono ad incrementare il fastidio. Vediamo dunque come eliminare i pidocchi.
Miti da sfatare
Come spesso avviene, la risoluzione di un problema inizia dallo sfatare miti, leggende e dicerie che possono essere superflue quando non dannose. In merito ai pidocchi, che spesso coinvolgono i bambini, lo stigma è antico; vediamo dunque quali miti sfatare sui pidocchi:
- È importante sottolineare che la pediculosi, non è legata ad ambienti malsani o caratterizzati da scarsa igiene, come si potrebbe erroneamente credere. Anzi si è visto che i pidocchi tendono a preferire i capelli puliti e l’eccessiva presenza di sebo, tipica di capelli grassi, sarebbe invece un fattore che ostacola l’attaccamento del parassita.
- I pidocchi inoltre non saltano da una testa all’altra, ma possono spostarsi solo tramite contatto delle teste, spostandosi sulla lunghezza del capello. Va da sé che soggetti con capelli lunghi, risultino quindi più predisposti all’infestazione, qualora si trovino a interagire con persone colpite dal parassita.
- La sopravvivenza del pidocchio adulto lontano dal suo ospite è abbastanza limitata nel tempo, difatti non riesce a sopravvivere più di 24-30 ore, quindi l’infestazione tramite indumenti usati risulta più difficile se questi non vengono nuovamente indossati.
Le uova possono resistere anche qualche giorno lontano dal loro ospite, ma hanno comunque bisogno di calore al momento della schiusa per garantire la sopravvivenza dell’insetto.
- In merito alle leggende su come si prendono i pidocchi, è bene sapere che non è possibile ipotizzare l’infestazione tramite l’acqua delle piscine, poiché si è visto che in acqua il parassita non risulta reattivo.
- Il pidocchio è un parassita specie-specifico, quindi non è assolutamente possibile che l’uomo prenda i parassiti del cane o del gatto o, viceversa, che glieli trasmetta.
Come si prendono i pidocchi?
Ma come si prendono i pidocchi? E quali sono i sintomi di una pediculosi? I pidocchi sono tipici delle comunità affollate e molto frequentate, in particolare da bambini (palestre o scuole, ad esempio), poiché in una determinata fascia d’età (3-11 anni) i bambini sviluppano una forte interazione sociale, anche a livello fisico: infatti si relazionano spesso giocando o facendo i compiti con le teste a stretto contatto.
Questo risulta il modo più facile e immediato con cui si prendono, ma si può ben capire quanto risulti difficile convincere i bambini ad osservare comportamenti diversi e per loro innaturali.
La pediculosi all’inizio può passare inosservata ma dopo qualche settimana, è possibile che si manifestino i primi sintomi e il prurito inizi a farsi sentire, portando la persona a grattarsi, e contribuendo così a innescare dei fenomeni infiammatori.
Per capire se l’infestazione è in corso sarebbe bene individuare degli insetti adulti, poiché la presenza di sole uova non è sintomatica della loro effettiva presenza. Difatti questi potrebbero essere stati debellati e le uova morte (più bianche e ben visibili) potrebbero risultare ancora attaccate al capello. Per poter diagnosticare una pediculosi in corso, è bene:
- munirsi di guanti di lattice e di una lente di ingrandimento;
- posizionarsi sotto una luce forte (o anche alla luce del sole);
- munirsi di un pettinino a denti fini (meglio se di metallo) e, con quest’ultimo, ripartire delle piccole sezioni in cui scandagliare la presenza di uova o adulti.
Vediamo ora, nel dettaglio, come eliminare i pidocchi attraverso i metodi più noti ed efficaci.
1. Prodotti specifici ad azione topica
Sono prodotti che appartengono alla categoria degli antiparassitari e insetticidi, acquistabili in farmacia. Questi antipidocchi vengono applicati direttamente sulla cute e contengono principi attivi che puntano ad eliminare le varie forme di sviluppo dell’insetto, siano queste: uovo, ninfa o insetto adulto.
Possono avere varie formulazioni: gel, creme, shampoo o schiume. In genere il trattamento prevede dei tempi di posa prima del risciacquo. Esistono anche delle polveri ma sono poco consigliate, in particolare sui bambini, poiché c’è rischio che vengano inalate.
Onde evitare reazioni allergiche o irritazioni comunque è sempre bene consultare il proprio medico. I farmaci per uso topico, sono generalmente a base di piretrine naturali, piretrine di sintesi o malathion.
Esistono inoltre dei farmaci ad uso topico di origine siliconica (dimeticone) che vanno spalmati su tutta la lunghezza del capello e svolgono sui pidocchi, un’azione di soffocamento.
Questi prodotti hanno in genere una buona efficacia ma non eliminano tutte le lendini: queste possono sopravvivere al primo trattamento, perciò è consigliato ripeterlo dopo una settimana, dieci giorni al massimo, in modo da coprire bene tutto il ciclo di sviluppo dei pidocchi ed eliminarli definitivamente.
2. Prodotti orali
Tra i farmaci specifici esistono anche dei prodotti ad uso orale: se l’infestazione è particolarmente resistente, è possibile che il medico di base decida di somministrare il trattamento antipidocchi per bocca, spesso l’unica cosa efficace.
Questi prodotti causano dei deficit alimentari al parassita, inibendo l’assorbimento di alcune vitamine, e di conseguenza la morte.
3. Olii essenziali
Negli ultimi anni, ha preso sempre più piede l’utilizzo di vari oli essenziali che svolgono un’azione antisettica e repellente sui pidocchi, causandone il soffocamento, e favorendo il distacco dei parassiti dal capello. In particolare si utilizza: olio di timo, lavanda, eucalipto, menta, Tea Tree, etc.
Questi olii essenziali, che sono spesso alla base di molti shampoo in commercio studiati proprio per eliminare i pidocchi, possono essere combinati con olio d’oliva per impacchi o con alcol denaturato per lozioni spray. Il web abbonda di ricette da preparare in casa.
4. Infusi e decotti
Altri rimedi casalinghi contro i pidocchi prevedono il trattamento con infusi di aglio, rosmarino o eucalipto, con cui fare poi dei lavaggi o degli impacchi sul cuoio capelluto.
5. Impacchi di aceto
L’aceto di vino (o di mele), può essere utilizzato per lavaggi e impacchi sulla cute, per aiutare il distacco delle uova dal capello.
Questi rimedi naturali comunque da soli potrebbero non essere sufficienti a eliminare tutti i pidocchi e le uova e quindi è sempre consigliato abbinarli con altri metodi.
6. Pettinino a denti fini
L’utilizzo del pettinino con denti metallici molto fitti, rimane comunque un metodo da utilizzare sia in fase preventiva, che per sollecitare la rimozione di uova e insetti adulti durante l’infestazione.
La sua efficacia potrà essere aumentata utilizzando un balsamo o anche degli impacchi di olio d’oliva volti a ridurre la tenuta delle lendini sul capello; in questo modo sarà più facile togliere insetti e uova.
7. Pettinino elettrico
Esistono in commercio anche dei rimedi di nuova generazione come i pettinini elettrici che, una volta a contatto con gli insetti adulti, emettono una leggera scarica elettrica in grado di eliminarli, la cosa ovviamente risulta del tutto innocua per l’uomo.
8. Piastra per capelli
Infine, passare la piastra tra i capelli è un metodo ottimale per uccidere le uova e eliminare i parassiti, anche se bisogna fare attenzione a non bruciare il cuoio capelluto poiché le lendini sono attaccate molto vicine alla base del capello. È consigliato passare poi un pettinino di metallo per rimuovere le uova e/o gli insetti morti.
Riguardo agli strumenti utilizzati nella rimozione dei pidocchi, è sempre bene fare una disinfezione degli stessi (con aceto) dopo l’uso, lavando tutto accuratamente. Se si rileva una infestazione in casa, andrà fatta un’accurata analisi e disinfestazione anche su vestiti e tessili (indumenti, lenzuola, divani, asciugamani, tende) possibilmente lavando i capi a 60 gradi. I
capi che non possono essere lavati a tali temperature possono essere chiusi in sacchi ermetici con un po’ di bicarbonato per un paio di settimane.
L’unione fa la forza!
Per chi frequentasse ambienti ideali allo sviluppo dei pidocchi, è possibile consigliare qualche trattamento preventivo al fine di debellare la loro presenza come:
- Passare spesso un pettinino a denti fini tra i capelli. Meglio sarebbe passare il pettinino dopo aver cosparso i capelli con un balsamo per tutta la loro lunghezza, in modo da favorire eventuale distacco delle lendini (wet combing);
- Aggiungere dell’olio di Neem allo shampoo che si usa abitualmente, può aiutare ad abbassare il pH del cuoio capelluto, creando un ambiente inospitale per lo sviluppo del parassita; in alternativa si possono aggiungere allo shampoo gocce di olio alla lavanda, eucalipto o menta;
- Mettere alcune gocce di olio essenziale di Tea Tree dietro le orecchie o sulla nuca esercita un’azione antisettica e repellente;
- Lavare eventuali capi che possano essere venuti in contatto con fonti di infestazione;
- Chiudere capi e oggetti di casa (giocattoli) che non si possono lavare in sacchetti ermetici per almeno due settimane;
- Controllare spesso i membri della famiglia per scongiurare eventuali diffusioni del parassita;
- Invitare i bambini a non stare troppo a contatto testa a testa;
- Allertare la scuola se si teme un principio di infestazione in una classe;
- Evitare di prestare e/o scambiarsi cappelli, spazzole, elastici, e accessori per capelli.
Se la prevenzione svolge senz’altro un ruolo importante, non esiste un solo metodo infallibile: combattere e debellare definitivamente i pidocchi può non essere impresa facile o immediata. Inoltre la pediculosi si presta a recidive, per cui è bene ricordare di combinare i vari metodi tra di loro in modo da poter coprire le varie fasi di sviluppo dell’insetto (uova, ninfa, adulto) e la sua capacità di propagazione.
Nel caso della lotta contro i pidocchi, è proprio il caso di dire che non esiste un solo rimedio per eliminarli ma, l’unione fa la forza!