Come diminuire la prostata ingrossata è una domanda che, dopo una certa età, si fanno davvero in molti.
L’ipertrofia prostatica, infatti, ossia il nome clinico dell’ingrossamento della prostata, è una problematica estremamente comune e diffusa.
Spesso, poi, una prostata ingrossata diventa anche una prostata infiammata.
Insomma, un bel problema.
Già, e come rimediare?
Esistono rimedi naturali? E più in generale, si può davvero diminuire una prostata ingrossata?
La buona notizia è che si può, e in questo articolo vi spiegheremo come fare, quali sono i rimedi più efficaci, i prodotti naturali che si possono usare, e anche alcuni consigli sui i cibi da evitare.
Pronti? Cominciamo!
Prostata ingrossata: cos’è esattamente
Cominciamo da una buona notizia, ossia che la prostata ingrossata, come molti altri casi di iperplasia, non ha natura tumorale. La maggior parte degli studi la attribuiscono ai cambiamenti ormonali legati all’invecchiamento – che portano, ad esempio, anche a un ingrossamento di naso e orecchie -, quindi decisamente nulla di grave.
Non grave, ma allo stesso tempo fastidiosa perché, come sanno tutti quelli che soffrono di questo problema, la prostata ingrossata incide notevolmente sulla qualità della vita. Si tende ad andare in bagno molto spesso, svegliandosi anche di notte, e se si ha anche una prostata infiammata, questo si accompagna a bruciore e a volte dolore durante la minzione.
Di buono c’è che, come abbiamo detto, la prostata ingrossata si può diminuire con delle cure o, nei casi più gravi, con la chirurgia. Prima di pensare al chirurgo però, analizziamo le cure principali, inclusi i rimedi naturali cui si può ricorrere.
Come diminuire prostata ingrossata: analizziamo le cause per fare una buona prevenzione
Tutti gli studi hanno dimostrato che alla base dell’iperplasia prostatica c’è l’invecchiamento. Ma non solo. Sono stati individuati altri fattori di rischio, spesso connessi proprio ai problemi di prostata. Tra questi:
- Il diabete;
- Il sovrappeso;
- Problemi cardiovascolari;
- Cattive abitudini come la sedentarietà.
Da questa analisi potete ben capire anzitutto una cosa positiva, ossia che è effettivamente possibile agire di prevenzione, andando a incidere sui fattori di rischio sia con una lista di cibi da evitare, sia con rimedi naturali. E parlando di prevenzione, quando è il caso di andare dal medico per controllare se la prostata è ingrossata?
I sintomi sono piuttosto semplici da riconoscere, e anche questa è una buona notizia:
- Eccessiva frequenza o, al contrario, difficoltà a urinare;
- Bisogno impellente di andare in bagno anche se ci siete appena stati;
- Bruciore mentre si fa pipì;
- Pipì frequente ma in piccole quantità;
- Svegliarsi più durante la notte per andare in bagno;
- Sensazione che la vescica non sia mai del tutto svuotata;
- Perdite di piccole gocce di sangue.
Attenzione però, perché la prostata ingrossata non sempre produce sintomi, e quando è sintomatica non produce tutti i sintomi citati tutti insieme. Alcune persone convivono con ipertrofia prostatica senza nemmeno saperlo, e altre cominciano ad avere fastidi solo quando questa diventa una prostata infiammata.
Inoltre, i sintomi compaiono in modo lento e graduale. Allo stesso tempo però, la prima risposta alla domanda su come diminuire una prostata ingrossata è: con la prevenzione. Più l’ingrossamento è ai primi stadi, più sarà facile intervenire con prodotti naturali e in modo non invasivo. Il consiglio, quindi, è di fare controlli periodici dal medico anche se non avete sintomi.
Perché è importante intervenire subito sulla prostata ingrossata?
Ma se i sintomi sono così lievi, anche se fastidiosi, perché sono così tante le persone che si chiedono come diminuire prostata ingrossata? Beh, ovviamente anzitutto per via del fastidio, ma non solo. L’ipertrofia prostatica e la prostata infiammata possono sì essere asintomatiche o dare fastidi lievi, ma anche svilupparsi in modo più serio, con conseguenze anche gravi.
In primo luogo, la prostata preme sul canale urinario. Questo fa sì che, per andare in bagno in modo corretto, si debbano fare più sforzi del dovuto. A lungo andare però, questi sforzi indeboliscono il canale urinario, finché la minzione non si blocca del tutto.
A sua volta, una minzione difficile, e soprattutto una vescica che non si svuota mai completamente, comportano che resti della pipì stagnante nel corpo, che provoca sia calcoli renali che infiammazioni. Inoltre, è lo stesso sistema renale a uscirne compromesso.
I problemi più frequenti riguardano le infiammazioni come la prostatite, e i calcoli vescicali, ma sono in molti a soffrire anche di cistite maschile, nefrite – un’infiammazione del tratto urinario – e addirittura febbri e difficoltà a stare seduti a causa di un indolenzimento notevole dell’area.
I rimedi per la prostata ingrossata
Una buona anamnesi
Una volta che compaiono uno o più sintomi e si ha il sospetto che si potrebbe soffrire di prostata ingrossata, il primo rimedio – anche se vi sembrerà banale – è quello di prenotare una visita con l’urologo per accertare che il problema sia proprio quello.
La diagnosi si basa su un’analisi dei sintomi, e su esami clinici come l’esame delle urine, la palpazione della prostata e l’analisi del dosaggio del PSA, che serve a escludere la presenza di cellule tumorali. Ci sono poi casi in cui si rendono necessari altri esami, come l’ecografia o l’analisi del flusso urinario.
Monitoraggio nel tempo
Come abbiamo detto, la prostata ingrossata può essere asintomatica. Questo è un bene sotto il punto di vista dei fastidi, ma può essere un male quando, ad esempio, ci si trova tutto di colpo con una prostata diventata troppo grande e che richiede un intervento. Per questo, una delle terapie consiste nel fare visite a cadenza regolare per verificare lo stato della prostata.
Curarsi ogni giorno
Abbiamo analizzato in uno dei paragrafi precedenti le concause che, insieme all’invecchiamento, possono portare all’ingrossamento prostatico. Su queste si può facilmente intervenire con rimedi naturali che vi permettano di mantenere un buon livello di salute generale. Potete provare con prodotti naturali antinfiammatori, ma anche stimolanti, che vi aiutino a combattere la sedentarietà.
Oltre ai rimedi naturali, poi, importanti sono anche i cibi da evitare, come grassi, zuccheri e carboidrati industriali. Si tratta di alimenti che portano più facilmente all’obesità e al diabete e ai problemi cardiovascolari, e che possono quindi incidere negativamente anche sulla vostra prostata.
Terapie mediche
In caso di prostata infiammata, o anche solo ingrossata ma con sintomi che incidono sulla qualità della vostra vita, si deve poi passare alla terapia medica.
È da precisare che la terapia, in questo caso, varia sia in natura che in intensità a seconda della gravità del problema. Troviamo infatti:
- Rimedi farmacologici
Come gli alfa antagonisti, che rilassano i muscoli facilitando il transito urinario, o bloccanti del testosterone, che riducono il processo di ingrossamento della prostata. Tra le terapie farmacologiche grande impiego hanno anche gli anticolinergici, farmaci che inducono il rilassamento dei muscoli della vescica.
In poche parole, quando ci chiediamo come diminuire prostata ingrossata con i farmaci, dobbiamo entrare nell’ottica che la soluzione non è univoca, ma dipende dallo stadio e dalla gravità del problema. In alcuni casi si interverrà bloccando l’ulteriore crescita della prostata, in altri sulla vescica bloccando quella sensazione di bisogno costante di urinare.
In altri casi ancora, poi, è possibile utilizzare un farmaco che addirittura riduce la produzione di urina. Si tratta della desmopressina, utilizzata principalmente sui soggetti che soffrono di minzione frequente notturna.
- Quando si deve ricorrere alla chirurgia
Abbiamo detto che la risposta a come diminuire prostata ingrossata, in alcuni casi, passa per il trattamento chirurgico. Questo accade quando la prostata ingrossata è a uno stadio tale per cui si ha un peggioramento notevole della qualità della vita, e allo stesso tempo i farmaci come quelli descritti sopra si sono rivelati inefficaci per diminuire il problema.
Come per i farmaci, il trattamento chirurgico può variare in qualità e intensità, ed esistono trattamenti chirurgici davvero poco invasivi, che prevedono un’incisione della prostata con un intervento minimo. In alcuni casi, è possibile anche utilizzare un semplice elettrodo. Insomma, se avete paura del bisturi, sappiate che oggi gli interventi chirurgici non sono più così “spaventosi”.
Cosa deve fare chi soffre di prostata ingrossata
Bene! Se siete arrivati alla fine di questo articolo, ora sapete tutto su come diminuire prostata ingrossata intervenendo sin dalle primissime fasi della prevenzione. Vogliamo ricapitolare? Anzitutto, siccome il principale fattore scatenante della prostata ingrossata è l’età, ciò che dovete fare è appuntarvi una visita dall’urologo non appena avrete compiuto 50 anni, per verificare le vostre condizioni generali.
Se però volete garantirvi una sicurezza in più, anche prima di quell’età cercate di condurre uno stile di vita sano, tenendo a mente quali sono i cibi da evitare per mantenersi in salute, e possibilmente facendo attività fisica. Magari aiutandovi anche con rimedi naturali che vi diano energia tenendo a bada il livello di infiammazione generale dell’organismo.
E poi? E poi, anche se il vostro urologo vi ha assicurato che è tutto a posto, programmate delle visite periodiche, controllando la vostra prostata una volta l’anno. E naturalmente, nel frattempo cercate di continuare ad avere uno stile di vita sano.
E ora, un ultimo consiglio: come avete visto, minore è l’ingrossamento, più facile sarà intervenire per diminuire il problema. Quindi, al primissimo sintomo, non abbiate paura e rivolgetevi al vostro dottore per farvi prescrivere la terapia più adeguata!