Hai appena comprato casa e ti tocca sistemare l’impianto elettrico ma non sai come fare a connettere gli interruttori alla corrente?
Tranquillo, stai per leggere tutto ciò che avrai bisogno di sapere su come collegare un interruttore a pulsante così potrai risparmiare sia tempo che denaro.
In ogni caso, ti raccomandiamo ti prestare la massima attenzione perché hai a che fare con la corrente e potrebbe essere molto pericoloso!
Se, quindi, non sei molto sicuro di riuscirci, rivolgiti a un professionista!
Cos’è un interruttore a pulsante
L’interruttore a pulsante può essere definito un contatto elettrico temporaneo perché, a differenza degli altri interruttori, questo ha la particolarità che, una volta che viene rilasciato, il pulsante ritorna nella sua posizione originale. Ci sono, quindi, due posizioni possibili del pulsante:
- NC: Normalmente Chiuso, quindi lascia passare gli elettroni. Alla pressione del pulsante si interrompe la corrente.
- NO: Normalmente Aperto, quindi apre il circuito e non lascia passare gli elettroni chiudendo il circuito. In questo caso, cioè, la corrente è in circolo.
Il pulsante è maggiormente utilizzato per campanelli, per aprire cancelli, portoni o per accendere una lampada da più punti.
Ma vediamo meglio come funziona.
Come funziona un interruttore a pulsante
L’interruttore a pulsante è uno dei componenti elettrici più semplici che serve a interrompere il flusso di elettroni, cioè la corrente elettrica, oppure a consentirne il passaggio:
- Quando il pulsante non viene premuto (NC) la corrente elettrica non passa: si dice, in questo caso, a circuito aperto perché i contatti interni del circuito sono liberi e la corrente non può passare.
- Quando il pulsante viene premuto (NO) la corrente elettrica sta passando. In questo caso si parla, invece, di circuito chiuso perché tutti i contatti sono collegati all’interno del circuito e questo permette il passaggio della corrente elettrica.
L’interruttore a pulsante, nella parte posteriore, è uguale a qualsiasi altro interruttore: è composto da due coppie di morsetti forati che servono, appunto, a collegare i vari fili dei conduttori di fase per il collegamento alla corrente elettrica. In più, l’interruttore a pulsante presenta una molla interna che, come accennavamo prima, una volta che viene premuta fa tornare indietro il pulsante.
Poiché la parte posteriore è la stessa di quella di un comune interruttore, la procedura per il collegamento alla corrente elettrica avviene in modo molto simile. Vediamo insieme come.
Come collegare un interruttore a pulsante
Come noterai, collegare un interruttore a pulsante non è affatto semplice. Se non hai l’esperienza e la conoscenza giusta in questo campo ti consigliamo di rivolgerti a un elettricista poiché, a volte, il fai da te non è una banale questione di risparmio.
Se, invece, ritieni di possedere tutte le capacità, le esperienze e le conoscenze adeguate a collegare il tuo interruttore a pulsante continua pure a leggere questo articolo! Noi faremo del nostro meglio per renderti la procedura più semplice e chiara possibile.
Mettiamoci quindi all’opera! La prima cosa da fare prima di collegare l’interruttore è interrompere la corrente elettrica e chiudere il pulsante del salvavita.
Strumenti necessari
Dopo esserti assicurato di aver interrotto la corrente elettrica dovresti procurarti gli strumenti necessari per procedere con il collegamento del tuo interruttore:
- Interruttore a pulsante
- Forbici da elettricista
- Pinze da elettricista
- Cacciavite
Montare la struttura dell’interruttore
Dopo aver staccato la corrente ed esserti procurato gli strumenti necessari puoi procedere con la procedura di installazione.
Inizia montando la struttura dell’interruttore:
- Monta al centro del supporto l’interruttore
- Inserisci i tappi a destra e a sinistra dell’interruttore per bloccarlo
Collegare l’interruttore
Ora puoi procedere con il collegamento dell’interruttore:
- Togli la placca decorativa e la parte frontale della presa in cui vuoi installare l’interruttore usando il cacciavite;
- Inserisci l’interruttore nell’apposito alloggiamento;
- Comincia a spellare con le forbici i fili di entrambi i monconi di cavo presenti nel muro in modo da far spuntare il rame;
- Collega un morsetto alla fase (solitamente di un colore diverso dall’azzurro) tagliando il conduttore di fase per lasciare scoperte le estremità;
- Collega l’altro morsetto al terminale del dispositivo da collegare alla corrente (sia una lampada o un campanello);
- Collega quest’ultimo morsetto al neutro (solitamente in azzurro);
- Fissa la placca dell’interruttore al muro;
- Fai un test di funzionamento: accendi prima, però, l’interruttore salvavita e poi premi il pulsante della corrente.
Ora sai come montare un pulsante elettrico e puoi finalmente metterti al lavoro!
Altri interruttori: unipolare, bipolare e indipendente
Come ti abbiamo già accennato, esistono diversi tipi di interruttori oltre quello di cui ci siamo interessati in questo articolo. Oltre all’interruttore a pulsante, infatti esistono l’interruttore unipolare e l’interruttore bipolare che, sebbene molto simili a quello a pulsante, presentano delle differenze.
Interruttore unipolare
L’interruttore unipolare interviene su un unico polo, ovvero sul cavo elettrico della fase (solitamente di colore marrone o nero), principalmente utilizzato per i punti luce.
Interruttore bipolare
L’interruttore bipolare svolge la stessa funziona di quello unipolare ma interrompe entrambi i poli (cavo fase e neutro), come ci suggerisce il nome stesso, per una maggiore protezione del carico. Per questo motivo viene utilizzato principalmente per il controllo di apparecchi con un grande assorbimento energetico, come il forno, la lavatrice e altri grandi elettrodomestici. Lo riconosciamo dai numeri 1/0 presenti alle sue estremità.
Interruttore indipendente
Un’altra tipologia di interruttore molto comune è l’interruttore indipendente. A differenza dagli altri tipi, l’interruttore indipendente, come dice il nome stesso, è autonomo, cioè non collegato al muro ma, attraverso un sistema di cablaggio, può essere posizionato a terra, su un tavolo, su un mobile, per essere più accessibile. Un esempio comune di interruttore indipendente è la classica ciabatta che noi tutti abbiamo in casa.
Lavora in sicurezza!
Se, dopo aver letto questo articolo, la procedura ti sembra troppo complicata e stai cominciando a pensare che, forse, non riesci a farcela da solo, il nostro consiglio è quello di chiedere aiuto ad un professionista! Ricordati che la prima cosa a cui pensare non è semplicemente risparmiare ma anche, e soprattutto, salvaguardare la propria salute e sicurezza.
Lavorare con la corrente elettrica richiede delle conoscenze specifiche e, se non le possiedi, ti consigliamo di non avventurarti in lavoretti pericolosi.
Nel caso in cui, invece, sei abbastanza competente nel settore e, con la nostra breve guida siamo riusciti a mostrarti in modo chiaro ed esaustivo come collegare un interruttore a pulsante, allora non devi fare altro che rimboccarti le maniche! A noi non resta che augurarti un buon lavoro!