Rimanere bloccati davanti ad una porta chiusa che non si riesce ad aprire è un’esperienza sicuramente frustrante, che può capitare in circostanze anche assai diverse.
Potrebbe trattarsi della porta del nostro appartamento tanto quanto di quella di un bagno pubblico; potremmo avere in mano le chiavi di un amico o di un affittacamere e non avere idea di come risolvere il problema dall’esterno.
In ogni caso se la chiave non gira non riusciremo ad aprire la porta per vie convenzionali, in particolare se è chiusa dall’interno – peggio ancora se con la chiave ancora inserita.
Vediamo dunque come aprire una serratura bloccata senza romperla e senza dover necessariamente chiamare un fabbro o i pompieri, e in quali occasioni non è possibile farne a meno.
Le cause più comuni
Spesso, una porta bloccata è risultato di disattenzioni o cause talmente banali da non essere neanche prese in considerazione.
Molto spesso, la chiave non gira per via di un semplice impedimento fisico: qualcosa è finito all’interno della serratura, oppure c’è un concentramento di polvere che non consente al meccanismo di funzionare a dovere. Per esempio, capita spesso dopo aver imbiancato senza troppa attenzione che qualche residuo di vernice finisca all’interno della toppa, bloccando il meccanismo una volta asciutta e solida.
Altre volte si trovano all’interno delle serrature soldatini, pongo, forcine, pezzi di stoffa: i bambini, complice forse l’Alice di Lewis Carroll, sono tendenzialmente molto attratti dalle serrature; è bene dunque controllare l’eventuale presenza di qualche blocco fisico all’interno della serratura, prima di procedere con i vari tentativi di sblocco che andremo a proporre.
Altre volte è possibile che ci sia una chiave inserita all’altro lato della porta, che non consente l’ingresso di un’altra chiave. Questo è uno dei casi peggiori, specie se abbiamo a che fare con una porta blindata. In questo caso l’unica soluzione è chiamare qualcuno del mestiere.
Le chiavi sono altrettanto spesso la fonte del problema: una chiave difettosa, tanto quanto una copia non perfettamente conforme all’originale o una chiave dai denti consunti non riusciranno sempre ad aprire una serratura.
È bene controllare dunque le proprie chiavi, ri-registrale se necessario o meglio ancora sostituirle onde evitare problemi peggiori, come sarebbe nel caso in cui si spezzassero all’interno della serratura.
Sembrano, queste appena illustrate, cause estremamente banali. Eppure sono proprio quelle che spesso necessitano dell’intervento di un fabbro o dei vigili del fuoco.
La prima soluzione da tentare: il lubrificante
Quale che sia la causa che impedisce alla vostra serratura di funzionare correttamente, esistono delle regole generali molto utili da seguire nel caso in cui la chiave non gira oppure gira a vuoto.
Innanzitutto, è essenziale non fare movimenti o gesti violenti: forzare la maniglia o la serratura con la chiave che abbiamo in mano è la cosa più sbagliata in assoluto, poiché potrebbe comprometterla in maniera ancora più grave.
La prima cosa da tentare per aprire la porta, se siamo rimasti fuori di casa, è quella della lubrificazione del meccanismo interno della serratura.
Come aprire una serratura bloccata con l’uso di prodotti lubrificanti? Esistono in particolare due prodotti adatti allo scopo:
- polvere di grafite: è ciò che usano i fabbri e i produttori di porte per sbloccare i meccanismi impolverati delle serrature. Esistono in commercio vari spray e dosatori di polvere di grafite, quasi tutti dotati di un lungo beccuccio che consente di vaporizzare il prodotto proprio all’interno del blocchetto della serratura.
Nel caso in cui non avessimo a disposizione un prodotto specifico, potremmo tentare la soluzione fai-da-te: basterà grattare la punta di una matita e tentare di inserire la polvere di grafite più in profondità possibile, aiutandosi con uno strumento lungo e fino, possibilmente non metallico onde non rischiare di danneggiare i meccanismi interni.
- WD-40: molto più comune della polvere di grafite è il Wd-40, un prodotto inizialmente usato come idrorepellente, ad oggi piegato ad una infinità di utilizzi domestici. Funziona per sbloccare viti e ingranaggi, per oliare meccanismi rumorosi, per rimuovere colla e grasso dalle superfici metalliche.
Dotato di un lungo beccuccio, è quasi sempre l’ideale per tentare di sbloccare una serratura sporca o arrugginita.
Quale che sia il problema, tutte le case produttrici di porte e serramenti consigliano, come primo tentativo di aprire una porta bloccata, se la chiave non gira, quello della lubrificazione. Basterà far penetrare all’interno del blocchetto una buona quantità di prodotto lubrificante, il più a fondo possibile, e girare delicatamente la chiave in entrambi i sensi.
Tale metodo è quasi sempre efficace. È molto importante, però non usare mai olii in mancanza dei prodotti indicati: l’olio infatti, una volta rappreso, attirerà ulteriore polvere complicando così le cose.
Ovviamente tale metodo non è l’ideale nel caso in cui ci fosse una chiave rotta incastrata nella serratura o peggio un’altra chiave all’altro capo dell’uscio. Vediamo di seguito come aprire una serratura bloccata qualora presenti problematiche del genere.
Cosa fare se una chiave spezzata è rimasta incastrata nella serratura?
Nel caso in cui ci accorgessimo che c’è un pezzo di chiave bloccato nella serratura della porta chiusa, allora lo dovremmo necessariamente togliere. Non esistono soluzioni intermedie.
Perciò, non volendo scomodare i pompieri o un fabbro, bisognerà armarsi di pazienza e molta delicatezza, e tentare di estrarre la chiave rotta dall’interno del cilindro.
Avremmo bisogno di un attrezzo appuntito e di un paio di pinze, possibilmente a becco lungo e sottile.
Col punteruolo dovremmo incidere la lamiera per creare un leggero varco in direzione dell’oggetto da estrarre. Una volta “liberato”, dovremmo riuscire ad afferrare dall’esterno la chiave rotta con le pinze per estrarla.
Altre scuole di pensiero, suggeriscono l’uso di un uncinetto, di quelli che si usano per lavorare la lana. Servirà una misura particolarmente minuta di uncino, possibilmente quella 0.75 millimetri o al massimo quella da 1 millimetro. La piccolissima punta dell’uncino, con la protuberanza rivolta verso l’alto, va inserita nella parte più bassa della serratura – perciò è importante che sia il più piccolo possibile – e fatta scorrere delicatamente verso la chiave.
Durante questo processo, l’uncino aggancerà uno dei denti della chiave rotta: in quel momento, con estrema delicatezza, procedete con l’estrazione dell’uncino. Porterà con sé quello che resta della chiave.
È importante, in modo particolare se la nostra è una cosiddetta serratura a doppia mappa, non lasciare mai la chiave inserita dall’interno: ciò rende la porta un bersaglio molto facile per qualunque abile scassinatore. Questi tipi di serramenti si aprono con molta più facilità di quelli cosiddetti “a cilindro europeo”, che conservano un meccanismo molto simile a quello delle porte più antiche.
Altre possibili cause e soluzioni
E se il problema fosse un guasto o un malfunzionamento del meccanismo di apertura e chiusura della porta? In questo caso sarà necessario far intervenire qualcuno che abbia a disposizione gli attrezzi giusti per aprire ed ispezionare il cilindro della serratura.
Se si tratta di una porta blindata, in particolare, la soluzione migliore sarà probabilmente quella di chiamare un tecnico della casa produttrice o della rivendita in cui è stata acquistato il serramento.
Al netto di una risoluzione immediata, per verificare se la vostra porta ha problemi di questo genere e perciò tenderà a restare nuovamente bloccata, basterà aprire e chiudere con la chiave a porta aperta.
Se, così facendo, la chiave gira bene ed i tasselli non incontrano difficoltà ad uscire e rientrare nel montante, allora probabilmente la porta andrà registrata: in questo caso il problema sarà certamente nell’allineamento difettoso tra i tasselli retrattili e le loro sedi di fine corsa.
Se questi non chiudono con precisione millimetrica, si può col tempo rovinare e persino bloccare il meccanismo di apertura. Ciò può avvenire in particolare se l’apertura è stata forzata da qualcuno che tentava di entrare in casa oppure da voi stessi, nello sciagurato tentativo di scassinare la serratura.
Se la chiave non gira, tentare di scassinare la propria porta è una delle strade meno consigliate in assoluto: la pratica necessita di una manualità non proprio ovvia, ed è alto il rischio di produrre ancora più danni al meccanismo di apertura e chiusura dell’infisso. Inoltre, è bene tenerlo a mente, vi esporrebbe quantomeno alle domande di vicini e passanti che possono credere che stiate scassinando un’abitazione altrui.
Niente panico!
Perché si insiste così spesso sulla delicatezza del movimento? Ebbene, sappiamo tutti quanto sia frustrante restare chiusi fuori di casa, o peggio dentro una stanza.
Ed è quasi scontato che tale frustrazione, insieme al panico che può scaturire da una situazione simile, possa condurci a gesti troppo forti o affrettati, o farci pensare che un bel colpo ben assestato possa risolvere il problema. All’opposto, quasi sempre un gesto potente finirà col rompere la serratura o l’attrezzo con il quale tentiamo di forzarla.
Come aprire una serratura bloccata, dunque, senza perdere le staffe? Tiriamo un respiro profondo. Se siamo bloccati dentro, cerchiamo un lubrificante o una matita. Se c’è una chiave rotta all’interno della toppa, procuriamoci un punteruolo o un uncinetto da maglia.
Se invece siamo chiusi fuori, la prima cosa da tentare è quella di spingere e tirare la porta mentre tentiamo di aprirla. Spesso le serrature, e le porte, vanno conosciute. Può darsi che sia sufficiente applicare una forte pressione in avanti, indietro, o in alto mentre si gira la chiave, per sbloccare la serratura. Può anche darsi che la chiave giri correttamente solo ad un certo punto di profondità.
In ogni caso, è importante che siamo cauti: le serrature sono meccanismi assai delicati, perciò se proprio non riusciamo ad evitare di lasciarci prendere dal panico, sarà meglio chiamare i vigili del fuoco oppure un fabbro che farà il lavoro per noi.